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    Gas, l’Ue corre ai ripari: taglio ai consumi del 15% fino a marzo 2023. “Ci prepariamo a un inverno senza gas russo”

    Credit: Jens Büttner/dpa
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 20 Lug. 2022 alle 13:53

    Gas, l’Ue corre ai ripari: taglio ai consumi del 15% fino a marzo 2023. “Ci prepariamo a un inverno senza gas russo”

    “Ci prepariamo a un inverno senza gas russo”. L’Unione Europea corre ai ripari di fronte alla minaccia di un’interruzione totale delle forniture di gas russo e propone ai 27 stati membri di ridurre del 15% i propri consumi di gas negli otto mesi tra il primo agosto e il 31 marzo dell’anno prossimo. Lo prevede il piano presentato oggi dalla Commissione europea, che chiede agli stati membri di aggiornare i propri piani di emergenza nazionali entro la fine di settembre e dimostrare come intendono raggiungere l’obiettivo di riduzione di consumo di gas del 15%.

    Il piano, che dovrà essere approvato dagli stati membri, stabilisce misure, principi e criteri per una riduzione coordinata della domanda allo scopo di aumentare gli stoccaggi di gas ed evitare carenze nel caso di un’interruzione totale delle forniture di gas russo, un’ipotesi sempre più concreta dopo la sospensione per causa di “forza maggiore” invocata dalla compagnia russa Gazprom sulle spedizioni tramite il gasdotto Nord Stream, che collega Russia e Germania.

    “Il livello di riempimento degli stoccaggi di gas è al 64% e l’obiettivo è arrivare al target dell’80% a novembre. Con il taglio del gas russo l’obiettivo potrebbe essere a rischio”, ha dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del piano la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson. “Senza un obiettivo ambizioso rischiamo di arrivare all’inverno con gli stoccaggi vuoti ed essere a rischio per la stagione dopo”.

    “Ci prepariamo a un inverno senza gas russo e dobbiamo essere in grado di farlo. Per questo facciamo affidamento su un piano basato su tre s: sostituzione, solidarietà e sobrietà”, ha spiegato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, mentre la presidente Ursula von der Leyen ha affermato che il taglio del 15 percento passerà da essere solo volontario a obbligatorio se sarà dichiarato lo stato d’emergenza “che scatta in caso di drastica riduzione o taglio totale del gas da parte della Russia”.

    “Con la riduzione da qui all’inverno del 15% saremo in grado di affrontare meglio l’emergenza in qualsiasi momento”, ha aggiunto von der Leyen, che si è detta sicura della sconfitta del presidente russo Vladimir Putin.

    “Putin cercherà di fare pressione su di noi questo inverno. Ma fallirà drammaticamente”, ha affermato la presidente della Commissione europea. “Se resteremo solidali, usciremo da questa crisi più forti di quando ne siamo entrati: ne sono profondamente convinta”.

    L’obiettivo della riduzione del 15 percento, ha ricordato il vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans, potrebbe essere più difficile da raggiungere per paesi come Italia e Germania, che negli anni passati hanno fatto maggiore affidamento sulle importazioni di gas russo.

    “I paesi che hanno forte dipendenza dal gas russo, non solo la Germania e l’Italia, hanno proprio bisogno della nostra solidarietà. Che è una bella parola però bisogna anche capire gli interessi che ci sono dietro”, ha detto Timmermans, invocando un’intesa per evitare le ricadute peggiori delle riduzioni. “I tagli potrebbero avere un forte impatto a livello dell’economia, che porterebbero a un aumento della disoccupazione, e questo lo possiamo evitare se ci mettiamo d’accordo su questa riduzione dei consumi di gas”, ha spiegato.

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