Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Economia
  • Home » Economia

    Fatturazione elettronica 2019, ultime notizie: come non farsi trovare impreparati di fronte al nuovo obbligo

    Vista l'imminenza dell'entrata in vigore dell'obbligo per imprese e professionisti vediamo quali sono i primi passi da compiere per poter inviare e ricevere le fatture elettroniche

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 19 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 21 Feb. 2019 alle 09:54

    Fatturazione elettronica 2019, ultime notizie: come non farsi trovare impreparati di fronte al nuovo obbligo

    FATTURAZIONE ELETTRONICA 2019 – A partire dal 1° gennaio 2019 chiunque abbia a che fare con una partita Iva non può farsi trovare impreparato all’introduzione del nuovo obbligo che ha l’obiettivo di snellire le procedure e, soprattutto, rimpinguare le tasche del fisco: la fatturazione elettronica.

    Se infatti in precedenza chi aveva a che fare con queste fatture 2.0 erano solamente le partite Iva con rapporti professionali con la pubblica amministrazione, adesso tale disposizione diventa obbligatoria per tutti; e proprio perché è necessario capire bene come funziona, vogliamo fare un po’ di chiarezza su alcuni passi preliminari che devono essere compiuti al fine di conoscere tutte le procedure allo scattare del nuovo obbligo.

    > Fatturazione elettronica 2019: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo obbligo

    Fatturazione elettronica 2019 | Codice destinatario: che cos’è

    Sei un titolare di partita Iva? Entro il 1° gennaio 2019 devi dotarti, innanzitutto, di un codice destinatario: noto anche come codice univoco, esso rappresenta infatti un elemento fondamentale al fine di poter inviare e ricevere le fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

    Si tratta, più nello specifico, di un codice alfanumerico composto da sette cifre che chi trasmette la fattura elettronica dovrà sempre indicare all’interno di essa al fine di consentire al succitato sistema di recapitare il documento al giusto destinatario. Perché SdI – il sistema di interscambio – possa funzionare è quindi necessario possedere un indirizzo telematico, del quale ne esistono differenti tipologie sulla base delle esigenze e della natura, più o meno grande, dell’utente.

    L’indirizzo telematico può infatti essere, come anticipato, un codice destinatario, e a quel punto basterà indicare solamente quello, o un indirizzo PEC, cioè di posta certificata; in questo caso chi trasmette la fattura deve inserire nel campo “codice destinatario” il valore “0000000” (sette volte zero) e in quello “PEC destinatario” l’indirizzo che è stato fornito dal cliente stesso. Oppure, in alternativa e nel caso in cui il destinatario non abbia ancora comunicato il proprio indirizzo telematico, può essere inserito semplicemente il codice “0000000”. In questo ultimo caso, però, il fornitore deve avere l’attenzione di informare il cliente che è per lui possibile reperire il documento in formato elettronico nel portale “Fatture e Corrispettivi” nella sezione “Consultazione”.

    Fatturazione elettronica 2019 | Codice destinatario: come richiederlo

    Come si richiede il codice destinatario (univoco)? Coloro che sono titolari di un canale per la trasmissione delle e-fatture presso il Sistema di interscambio possono fare richiesta di questo codice; una volta inoltrata la richiesta l’Agenzia delle Entrate invierà il codice formato di sette cifre che il professionista trasmetterà a sua volta ai propri fornitori.

    Ad ogni modo, generalmente, i richiedenti non sono direttamente imprese e professionisti, ma intermediari e software house che per conto di questi, in quanto loro clienti, si occupano di inoltrare le richieste dei codici.

    I file che vengono generati e trasmessi, con il loro formato .xml, sono gestiti e conservati proprio grazie al software gestionale prescelto per la fatturazione elettronica.

    Ciò che invece spetta ad imprese e professionisti è la pre-registrazione dell’indirizzo telematico, un servizio che viene messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e di cui conviene usufruire a prescindere di quale sarà l’indirizzo che poi i fornitori indicheranno nella fattura. Per pre-registrarsi l’utente non deve far altro che accedere al portale dell’agenzia Fatture e Corrispettivi e poi procedere con “Fatturazione elettronica” e “Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche”. Una volta giunti nella schermata indicata sarà necessario inserire il codice univoco di cui si era fatta richiesta in precedenza e, solo a quel punto, il sistema SdI avrà un indirizzo di consegna delle fatture.

     

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version