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    Energia, col boom dei prezzi volano gli utili di Eni: quasi il 700% nel primo semestre 2022 con oltre 7 miliardi di euro

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 30 Lug. 2022 alle 07:28

    Se per gli italiani il primo semestre del 2022 verrà ricordato tra i peggiori a causa dell’aumento del costo della vita e per il caro energia, le aziende che operano nel settore hanno invece registrato numeri record. L’impennata dei prezzi di gas e petrolio ha riempito le casse di Eni. Il gruppo del petrolio e del gas partecipato dal Tesoro ha chiuso il primo semestre con un utile di 7,39 miliardi contro gli 1,1 dei primi sei mesi del 2021, in aumento quasi del 700%, e si appresta a migliorare la remunerazione degli azionisti, come annunciato dall’ad Claudio Descalzi, aumentando da 1,1 a 2,4 miliardi il programma di riacquisto di azioni proprie.

    Il comunicato sui risultati trimestrali ricorda che nel 2022 il prezzo medio del barile di petrolio Brent è salito a 113,78 dollari, in aumento del 68%, e il prezzo spot del gas al punto di scambio virtuale italiano si è impennato a 1032 euro per mille metri cubi contro i 264 del 2021, +291%.

    “In un contesto di incertezza e volatilità dei mercati – ha commentato il ceo Claudio Descalzi – ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento. Dopo gli accordi sulle forniture di gas con i nostri partner in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell’anno, a giugno Eni è entrata nel progetto North Field East in Qatar, il più grande sviluppo di Gnl al mondo. In Africa orientale, abbiamo avviato la produzione di gas del progetto Coral South Flng operato da Eni, il primo a valorizzare il grande potenziale del Mozambico. In Italia, ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione della prossima stagione invernale e le nostre raffinerie hanno aumentato significativamente i tassi di lavorazione per garantire un adeguato flusso di prodotti petroliferi per soddisfare la richiesta di mercato.

    I numeri

    L’utile netto adjusted è balzato a 3,8 miliardi dai 929 milioni dell’analogo trimestre 2021. Ebit e utile netto del primo semestre salgono rispettivamente a 11 e 7 miliardi di euro. Il flusso di cassa di 10,8 miliardi di euro ha finanziato investimenti organici per 3,4 miliardi e la politica di distribuzione dei dividendi dell’intero anno.

    Secondo il co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, il maxi utile di Eni “o meglio extraprofitto, deriva dalla speculazione sui prezzi dell’energia che sta mandando al fallimento le imprese e portando alla disperazione milioni di famiglie”. E gli extraprofitti “devono essere restituiti al 100% a famiglie e imprese”.

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