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    Economia, perché il Coronavirus cambierà il modo di investire

    Nel mondo post Covid-19 avremo un contesto finanziario più fragile, bassi tassi d'interesse e la necessità di maggior ricerca di valore economico nelle scelte d'investimento

    Di Edoardo Fusco Femiano
    Pubblicato il 5 Giu. 2020 alle 00:25 Aggiornato il 5 Giu. 2020 alle 16:23

    Riceviamo e pubblichiamo. Comunicato stampa di Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst eToro Ltd:

    Lockdown e pandemia hanno rivoluzionato comportamenti e consumi rimettendo in discussione la relazione tra domanda e offerta aggregata. Tra gli effetti economici più immediati, si registra l’arrivo di una recessione che ha spinto le banche centrali e la Federal Reserve in prima battuta, assieme ai governi di tutto il mondo, a intervenire per sostenere il ciclo economico: tagli ai tassi d’interesse e misure espansive di politica monetaria.

    Forse meno immediato sebbene anche questo prevedibile, c’è anche l’aumento del debito pubblico su base globale, tanto per i Paesi più sviluppati tanto per quelli emergenti; non un fenomeno omogeneo, ovviamente, ma l’effetto complessivo sarà quello di un ulteriore aumento del debito pubblico e di tassi d’interesse su livelli storicamente bassi. Nell’arco di poche settimane il mondo si è quindi trovato a dover ragionare su uno scenario, presente e futuro, profondamente mutato, le cui implicazioni future sono ancora da valutare. Andiamo con ordine.

    Il primo effetto da considerare sarà la capacità delle singole economie di uscire dalla recessione e per farlo, le singole economie dovranno essere capaci di sfruttare la propria forza economica, rappresentata dal tessuto industriale, e le misure di stimolo fiscale e monetario messe a disposizione da governi e banchieri centrali. È bene ricordare che, a seguito della crisi del 2008, gli Stati Uniti hanno mostrato una capacità di reazione economica decisamente superiore all’Europa, con tassi di crescita del Pil sistematicamente superiori a quelli dell’Eurozona. In aggiunta, il governo americano ha rapidamente lanciato misure di stimolo economico per circa 2mila miliardi di dollari, pari a circa il 10 per cento del Pil Usa.

    Diversamente l’Europa è ancora in una fase di aperta e di confronto tra i Paesi membri che dibattono sulla dimensione e quadro legale entro il quale inserire le misure di stimolo fiscale. Ad oggi, il Consiglio Europeo sta analizzando la dimensione di un Recovery Fund nell’ordine di 500 miliardi. In queste condizioni è verosimile che gli Stati Uniti continuino a generare una crescita economica maggiore per gli anni a venire.

    Un altro aspetto da considerare è il livello dei tassi d’interesse per i prossimi anni: con i titoli di stato ai minimi in termini di rendimento, tanto negli Usa che in Europa, esiste il concreto rischio di “trappola della liquidità”. Si tratta di quel fenomeno in cui la politica monetaria ha già ridotto al minimo i tassi d’interesse e, in conseguenza di ciò, non ha ulteriori margini di manovra per stimolare l’economia. Ecco quindi che un’ulteriore riduzione dei tassi non è destinata a produrre effetti positivi né tantomeno un loro eventuale aumento. Da qui il concetto di trappola.

    In un mondo a tassi bassissimi, trovare opportunità d’investimento sarà da un lato doveroso, per evitare l’erosione del capitale dovuta alla crescente inflazione, dall’altro sarà complesso, perché le condizioni monetarie e fiscali dei diversi sistemi economici resteranno molto sfidanti. L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, in queste settimane, è un indicazione molto precisa in questo senso.

    In questi mesi di lockdown, l’attività di online investing ha visto una fase di crescita importante. L’isolamento casalingo e tanto tempo libero a disposizione, hanno spinto l’investitore retail ad approfondire le proprie conoscenze in ambito economico e finanziario e, in generale, a prendere maggiore consapevolezza della necessità di trovare forme redditizie d’investimento.

    Affinché i singoli risparmiatori possano mettere a frutto i risparmi di una vita, sarà necessario un vero cambio di paradigma nella capacità di selezionare gli investimenti migliori e il grado di formazione finanziaria sarà fondamentale. Oggi i singoli risparmiatori hanno accesso a formazione e competenze in materia economica assolutamente impensabili negli anni passati ma è fondamentale comprendere che non sarà più possibile generare rendimento esclusivamente mediante gli investimenti obbligazionari.

    In generale, il sistema economico è nel pieno di un cambiamento profondo. In misura particolare, la digitalizzazione sta cambiando i parametri di produttività di diversi settori: da quello finanziario a quello della comunicazione. Esistono inoltre nuove modalità di gestione aziendale, come quelle che impiegano le nuove soluzione dell’intelligenza artificiale che da sole rappresentano quello che comunemente viene definito un “game changer” del sistema economico.

    In questo senso, nel prossimo futuro il risparmiatore si troverà di fronte ad una scelta non più rinviabile: investire nell’economia del futuro, con giudizio, competenza e adeguata consapevolezza oppure parcheggiare i propri risparmi in impieghi non fruttiferi, condannandoli alla progressiva svalutazione.

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