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    Coronavirus, reddito di emergenza e niente tasse per due mesi

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 30 Mar. 2020 alle 08:07 Aggiornato il 30 Mar. 2020 alle 10:37

    Coronavirus, reddito di emergenza e niente tasse per due mesi

    Anche chi lavora in nero potrebbe avere diritto al reddito di emergenza (Rem), il bonus da 1.600 euro – versato in due tranches: una ad aprile, l’altra a maggio – a sostegno dei lavoratori privi di ammortizzatori sociali e reddito, ai precari, agli stagionali in grave difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus.

    Per i dipendenti: cassa integrazione con il primo assegno entro il 15 aprile; per gli autonomi: fondo da 600 euro (che potrebbe arrivare a 800). Il provvedimento dovrebbe essere varato dal Governo il 12 o il 13 aprile. Al momento pare che per accedere al Reddito di emergenza basterà una semplice autocertificazione in cui si dichiarerà di non avere altri mezzi di sussistenza. I controlli verranno fatti in seguito.

    Oltre al Rem, nel decreto di aprile dovrebbe essere inserita anche la proroga della sospensione del pagamento delle tasse fino a maggio. Dovrebbe essere prevista una rateizzazione, a partire da settembre-ottobre. L’Imu dovrebbe slittare da giugno a novembre. Infine previsti prestiti agevolati a piccole e medie imprese, professionisti e ditte individuali.

    Cosa è il REM (Reddito di Emergenza)

    Il REM, acronimo di “Reddito di emergenza”, è una forma di sussidio rivolto a un’ampissima fetta di lavoratori rimasti disoccupati a causa del Coronavirus. Il termine è stato coniato dal sottosegretario Laura Castelli che, nel corso di una intervista al quotidiano La Stampa, ha lanciato l’idea di un reddito che tutelasse tutte quelle persone, dipendenti o liberi professionisti, rimasti senza lavoro e, quindi, stipendio a causa delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus in Italia.

    Come funzionerà

    La base di partenza dovrebbe essere quella del bonus di 600 euro già stanziato per le partite IVA e che potrà essere richiesto a partire dal 1 aprile 2020 con il PIN INPS semplificato o utilizzando le credenziali SPID. Non si tratterà di una misura “una tantum” né per i professionisti e le piccole imprese né per chi svolge lavori stagionali o part time né per chi lavora in nero. Un’altra ipotesi sul tavolo è quella di estendere la platea del Reddito di Cittadinanza, rivedendo i vincoli patrimoniali della misura.

    Chi potrà richiedere il reddito di emergenza (REM)

    Secondo i primi calcoli, potrebbero richiedere il REM fino a 10 milioni di cittadini italiani. Oltre ai professionisti e alle micro e piccole imprese, il bonus riguarderà i lavoratori stagionali del settore turistico, badanti, colf e tutti i lavoratori del sommerso. Dovrebbero poter accedere alla misura del Governo anche tutti i lavoratori con contratto in scadenza in questi giorni o nelle prossime settimane.

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