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    Caro voli, l’ad di Ryanair O’Leary attacca il decreto: “È spazzatura, non lo rispetteremo”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 12 Set. 2023 alle 13:43 Aggiornato il 12 Set. 2023 alle 13:45

    Caro voli, l’ad di Ryanair O’Leary attacca il decreto: “È spazzatura, non lo rispetteremo”

    “Pura spazzatura”. Così Michael O’Leary, ad di Ryanair, ha bollato il decreto con cui il governo italiano mira a limitare i prezzi dei voli aerei. L’opposizione della compagnia low-cost al provvedimento è totale. “Non rispetteremo quella stronzata”, ha detto l’amministratore delegato in una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha confermato che Ryanair ridurrà l’offerta su alcuni voli nazionali aumentando invece i collegamenti internazionali, non interessati dal decreto. “In questo modo le tariffe sui voli interni saliranno e quelle sui voli internazionali scenderanno, l’esatto opposto di quello che vorrebbe il governo”, ha detto O’Leary, che ha smentito l’esistenza di “un algoritmo che cambia i prezzi a seconda del cellulare che uno utilizza”.

    “Questa cosa è una cazzata”, ha detto. “Noi abbiamo un solo ‘algoritmo’. Se il volo si sta riempiendo come previsto i prezzi salgono. Se non succede dobbiamo ridurre le tariffe. Non ce ne frega un c… del tipo di telefonino che uno sta utilizzando. Noi dobbiamo riempire gli aerei”.

    Nell’intervista, O’Leary ha attaccato l’Enac per il rapporto sui rincari dei voli, definito “spazzatura”. “Non è serio per un’autorità nazionale dell’aviazione civile inserire nel proprio dossier un articolo di giornale, avrebbe dovuto fare le sue verifiche indipendenti”, ha affermato, facendo riferimento a un articolo del Corriere della Sera citato nell’analisi.

    Secondo l’ad, non è chiaro come applicare il decreto. “Non si capisce nulla. Abbiamo fatto due incontri tecnici con il ministero delle Imprese e del Made in Italy e nemmeno loro hanno idea di come applicarlo. Lo stesso ministro Urso non lo capisce. Lo hanno fatto tanto per fare”, ha accusato. “Guardi le tempistiche: hanno scritto il provvedimento d’estate, subito dopo sono tutti andati in ferie, nessuno al ministero o all’Enac si è preoccupato di capire le norme che stavano introducendo e di spiegarle. Sono tornati dalle vacanze e continuano a non capirci un tubo su quello che hanno deciso”, ha proseguito, dicendosi sicuro che l’UE boccerà il provvedimento italiano. “Ma intanto noi non rispetteremo quella stronzata”, ha aggiunto.

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