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    Eni, maxi accordo con gli Emirati Arabi: rafforzata la presenza nel Golfo Persico

    L'azienda italiana ha rilevato il 20 per cento di Adnoc Refinig

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Gen. 2019 alle 09:34 Aggiornato il 28 Gen. 2019 alle 09:37

    Il 28 gennaio 2019 l’Eni ha firmato un importante accordo con il governo degli Emirati Arabi per un valore di 3,3 miliardi di dollari.

    L’azienda italiana ha rilevato il 20 per cento di Adnoc Refinig, l’azienda di stato emiratina che controlla il quarto complesso di raffinazione al mondo, nonché uno dei più avanzati tecnologicamente.

    L’accordo, firmato ad Abu Dhabi alla presenza del premier Giuseppe Conte, prevede anche che Eni acquisisca il 20 per cento di una nuova joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi.

    Grazie a quest’ultimo contratto, la compagnia italiana ha aumentato del 35 per cento la propria capacità di raffinazione, oltre a rafforzare la sua presenza nell’area del Golfo Persico.

    “Quella firmata oggi è una delle operazioni più rilevanti mai condotte nel settore della raffinazione e riflette la dimensione, la qualità e il potenziale di crescita degli asset di Adnoc Refining, unitamente alla posizione geografica che le consente di rifornire i mercati di Africa, Asia ed Europa”, è il messaggio rilasciato da Eni.

    “L’intesa Eni-Adnoc ha un valore strategico per il nostro Paese”, ha commentato il premier. “È un grande risultato frutto delle avanzate tecnologie e delle elevate competenze sviluppate da una nostra azienda partecipata, Eni, che sta contribuendo ad affermare nel mondo l’eccellenza italiana in campo energetico”.

    L’Adnoc Refining può contare su tre raffinerie, situate nelle aree di Ruwais (Ruwais East e Ruwais West) e Abu Dhabi (Abu Dhabi Refinery), con una capacità di raffinazione complessiva che supera i 900 mila barili al giorno.

    ENI – Eni è una multinazionale italiana che opera nel settore dell’energia (Oil&Gas). Nel 2018 risulta essere la ottava compagnia petrolifera del mondoper capitalizzazione.

    La società, che ha sede legale a Roma, è quotata sia a Milano sia a Wall Street. I dipendenti sono 33mila sparsi in 71 Paesi diversi. Dall’aprile 2014 l’amministratore delegato è Claudio Descalzi e la presidente è Emma Marcegalia (qui tutte le news)

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