“Una scuola reale e digitale, interattiva e multidisciplinare, tutta per noi cittadini, studenti e professori”. Con questo motto, che rimanda implicitamente a “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, la Scuola di Cittadinanza del FQ dà il benvenuto agli studenti di tutto il mondo. È un motto che risuona come primo atto civico e politico di una comunità di cittadini che voglia riunirsi in uno spazio libero, per studiare ed elaborare insieme strategie di resilienza e di rivoluzione.
La Scuola di Cittadinanza del Fatto Quotidiano “Domenico De Masi” è nata tre anni fa da un’intuizione di Cinzia Monteverdi, presidente del Gruppo Seif, con il supporto di Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia e Domenico De Masi, sociologo di fama internazionale che per tutta la sua vita si è occupato di formazione, lavoro e teoria dei gruppi creativi. Prende vita così, una scuola con lo scopo di costruire un’idea di cittadinanza più consapevole, informata e combattiva. Senza fare concorrenza alle università, ma elaborando strumenti conoscitivi rivolti ad agire nel reale.
“Vogliamo parlare a tutte e tutti: senza limiti di età o di condizione sociale, senza vincoli e senza padroni – sosteneva De Masi – Vogliamo fare la formazione che gli altri non fanno. Chi insegna in questa scuola fa ricerca scrupolosamente, studia profondamente e pratica concretamente la sua materia. Qui può parlare in totale libertà. La crisi ambientale, la pandemia, le guerre dimostrano che non ci si salva da soli: occorre imparare a leggere il mondo, se vogliamo cambiarlo, e agire in modo corale» (2023). Nella sua idea del sapere come spazio di libertà, orientamento e trasformazione del mondo, De Masi definiva la Scuola come “…un pronto soccorso che, appena avviene un evento, lo decodifica e ci consente di gestirlo”. La SFQ è stata la sua ultima creatura, espressione di una formazione aperta, inclusiva e orientata alla costruzione di una cittadinanza attiva e responsabile. E grazie ad essa, ha realizzato dei corsi leggendari, come quelli dedicati al Sistema Sociale, alla Giustizia Ambientale e alla Costituzione.
Con la sua scomparsa, avvenuta nel settembre 2023, la direzione della Scuola è passata nelle mani del Consiglio scientifico presieduto da Cinzia Monteverdi, di cui l’economista Pasquale Tridico è uno dei componenti che ha avuto il merito di impostare una collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università Roma 3. La direzione della Scuola è attualmente affidata a Miriam Mirolla, docente di Psicologia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Basandosi sulla continuità assoluta col fondatore De Masi, la condivisione dei valori e degli scopi di cittadinanza, la nuova direzione si è concentrata sui contenuti, su una maggiore interazione con la comunità degli studenti, sulla nascita di una collana editoriale interamente dedicata alla Scuola e sull’allargamento del corpo docenti attraverso nuove preziose alleanze universitarie e aziendali. “A guidarci costantemente come un faro nella notte – dichiara la nuova direttrice Miriam Mirolla – è il pensiero critico, lo sguardo sociologico acuto del Prof. De Masi, che è stato uno dei pensatori più attenti e brillanti nel panorama culturale di questi anni. Ho avuto l’onore della sua amicizia e vicinanza intellettuale, abbiamo condiviso numerosi progetti ed è anche per questo che mi è stata affidata la direzione della Scuola” (2025).
Proprio nella consapevolezza della grande eredità demasiana, la Scuola si è dotata di un corso annuale, rivolto a tutti e gratuito, per approfondire e valorizzare il pensiero di De Masi. Dal 6 al 20 giugno, si potrà discutere di politica economica, cultura e diritti, attraverso 5 lezioni gratuite, legate al suo ultimo libro “La felicità negata”, Einaudi, 2022 (vedi il programma dettagliato del corso sul sito www.scuoladelfatto.it). A settembre partirà un corso dedicato a “Intelligenza artificiale e potere”, e infine l’anno accademico si concluderà con il corso dedicato a “La Pace in un mondo bipolare”.
Altro punto di novità della Scuola è la nascita di una collana editoriale, Edizioni SFQ, per mettere nero su bianco alcuni dei corsi realizzati, opportunamente revisionati e redatti con la collaborazione diretta degli stessi partecipanti alla Scuola e la supervisione degli stessi docenti. Questo per garantire un’interazione continua con gli studenti e l’applicazione pratica delle loro competenze scientifiche. Sono in via di pubblicazione (il lancio della collana è previsto a settembre, in occasione della Festa del Fatto al Circo Massimo di Roma) un libro sulla Comparative Political Economy e una serie di volumetti esemplari, agili e attualissimi, tratti dalle lezioni di alcuni dei nostri docenti.
La Scuola si rivolge a un pubblico molto ampio: giovani, studenti, neo-laureati, professionisti, operatori del terzo settore, insegnanti, cittadini comuni interessati a capire il mondo che cambia e a partecipare attivamente alla vita pubblica. Per partecipare non sono richiesti titoli di studio, ma solo la volontà di esercitare un ruolo attivo nella società. L’offerta formativa prevede corsi in aula virtuale e frontale, lezioni in diretta e on demand, workshop, seminari e viaggi educativi. Il corpo docente è composto principalmente da professori universitari e professionisti di alto profilo, a volte affiancati da giornalisti del Fatto Quotidiano. “I professori della Scuola del Fatto costituiscono ad oggi un vero esercito di cervelli, teorie e Veltanshauungen – dice Miriam Mirolla – Una biblioteca vivente, una Scuola di Atene interamente a nostra disposizione per aiutarci a capire la realtà. Nell’ora di lezione, ognuno di loro porta il meglio di quanto ha studiato in una vita intera, ci consegna un estratto di saggezza, di principi, di studi, di scoperte. In soli tre anni siamo diventati più di cento!” (2025)
La metodologia della SFQ combina lezioni teoriche con esercitazioni pratiche, lavoro di gruppo e momenti di dibattito. E’ una scuola di grande ambizione etica e sociale, dove i cittadini studiano discipline fondamentali come l’economia, la politica, la filosofia e la sociologia, le questioni sociali e ambientali, per cominciare a costruire collettivamente un nuovo modello di società futura, al di là di ogni appartenenza politica. Una scuola capace di trasformare la solitudine del cittadino in coscienza civica e cittadinanza attiva.
E proprio al centro della Scuola vi è il concetto di cittadinanza attiva, intesa come partecipazione responsabile e consapevole alla vita della comunità. La cittadinanza attiva supera la fruizione passiva dei diritti civili e politici per tradursi in un impegno concreto: partecipare al dibattito pubblico, vigilare sul rispetto dei diritti, promuovere iniziative sociali e ambientali, collaborare per il bene comune. Tre esempi storici possono essere utili a chiarire il concetto di cittadinanza attiva: la nascita del Free Speech mouvement a Berkeley nel 1964; l’invenzione di Green Peace nel 1970; l’attivismo giovanile dei Fridays for Future a partire dal 2018. Forte di quelle memorabili esperienze, la SFQ si prefigge di educare alla cittadinanza attiva fornendo conoscenze fondamentali sui diritti e doveri, sulle istituzioni democratiche e sulle grandi sfide sociali contemporanee. Sviluppa competenze pratiche e un’etica della responsabilità, stimolando la partecipazione e la collaborazione tra cittadini e promuovendo valori come solidarietà, pluralismo e rispetto della dignità umana. Attraverso la formazione continua, il confronto con gli esperti e la partecipazione a iniziative collettive, la Scuola contribuisce a costruire una comunità di persone impegnate nel promuovere la democrazia, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.
La SFQ accoglie dunque tutti i cittadini interessati a studiare, a costruire una comunità di persone interessate alla cosa pubblica, rivolte a capire la portata dei mutamenti epocali, a sviluppare il pensiero critico, a coltivare la democrazia.
Per ulteriori informazioni: www.scuoladelfatto.it
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