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Premio Strega 2020, annunciati i primi cinque nomi

Di Cristina Migliaccio
Pubblicato il 10 Feb. 2020 alle 18:33

Premio Strega 2020, annunciati i primi cinque nomi

Anche quest’anno si torna a parlare del Premio Strega. Certo è ancora presto, ma per l’edizione 2020 spuntano fuori i primi cinque nomi di un lungo elenco che andrà poi sfoltito per formulare la dozzina ufficiale del Premio letterario.

Gli Amici della Domenica, la storica giuria che si occupa del Premio Strega, ha svelato i primi cinque autori che puntano alla vittoria.

Tra i primi cinque nomi vediamo il già annunciato Sandro Veronesi, con il romanzo Il colibrì, pubblicato da La nave di Teseo, ed è tra i titoli più forti di questa prima cernita d’autori.

Secondo le prime indiscrezioni, come riportato da Ansa, qualcuno parla persino del ritorno della casa editrice Feltrinelli, fuori dal giro del Premio Strega ormai da anni, e lo farebbe con un esordio: Gian Arturo Ferrari, con il romanzo Ragazzo italiano.

Premio Strega 2020, annunciati i primi cinque autori: ecco chi sono

Sul sito web del Premio Strega sono stati pubblicati i primi cinque autori segnalati dagli Amici della Domenica i quali, dal 2018 come da regolamento, possono segnalare soltanto un autore e non due com’era in passato.

I cinque artisti che iniziano la scalata del Premio Strega 2020 sono:

Il libro di Buonanno è stato proposto da Chiara Gamberale, la quale ha spiegato: “Oltre a essere nipoti di Teresa siamo figli del Novecento, il vero personaggio chiave di questo romanzo raffinato, originale e spiazzante”.

A proporre invece Ferracuti è stato Paolo Di Stefano che ne parla come di “un libro fra il memoir autobiografico e il romanzo di formazione nel cui centro si accampa la figura di Patrizia, moglie dello scrittore, troppo presto perduta”.

Il romanzo di Ghiotti invece è stato presentato da Biancamaria Frabotta che sottolinea come questa raccolta di racconti sia “di grande valore sia dal punto di vista formale che nella sostanza del suo messaggio”.

Infine, il testo di di Sinigaglia è stato proposto da da Lorenza Foschiniche “colpisce per l’eleganza e la ricercatezza della scrittura e per l’originalità del soggetto: un racconto amorale che ricorda per lo stile, l’ironia e la bellezza della prosa una novella di Boccaccio”.

Altre voci di corridoio portano in ballo anche Neri Pozza, Einaudi e Bompiani.

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