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La poesia ecologica proposta agli studenti italiani per la maturità

Di TPI
Pubblicato il 21 Giu. 2017 alle 09:16 Aggiornato il 20 Apr. 2018 alle 09:59

È iniziata questa mattina, 21 giugno 2017, la prima prova di maturità per circa mezzo milione di studenti italiani al loro ultimo anno di scuola superiore. Una delle tracce (qui le altre), quella relativa all’analisi del testo, vede gli studenti impegnati con il poeta livornese Giorgio Caproni (1912-1990) e in particolare la poesia Versicoli quasi ecologici (contenuta nella raccolta Res Amissa, pubblicata postuma nel 1991). Questo il testo della poesia:

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: ‘Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra’.

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