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Da Barbero a Zerocalcare, l’appello degli autori: “No a editore che esalta fascismo a Più libri più liberi”

Credit: AGF

La protesta degli autori contro la casa editrice, il cui catalogo si basa “in larga parte sull’esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita"

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 3 Dic. 2025 alle 12:28

Un gruppo di oltre 80 tra autori, autrici, case editrici, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo ha scritto una lettera all’Associazione Italiana Editori (Aie) esprimendo “sorpresa” per la presenza tra gli stand di “Più Libri Più Liberi”, la fiera della piccola e media editoria che si tiene a Roma, di “Passaggio al Bosco”, una “casa editrice il cui catalogo si basa in larga parte sull’esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita”.

L’appello, firmato tra gli altri da Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Zerocalcare, Carlo Ginzburg, Daria Bignardi e Caparezza, chiede di “aprire una riflessione sull’opportunità della presenza di tali contenuti in una fiera che dovrebbe promuovere cultura e valori democratici” in base anche all’articolo 24 del regolamento della fiera che impegna gli espositori ad aderire “a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana, nella Carta dei Diritti Fondamentali 
dell’Unione Europea e nella Dichiarazione universale dei diritti umani” rifiutando “ogni forma di discriminazione”.

Il presidente dell’Aie, Innocenzo Cipolletta, ha tuttavia chiarito che l’editore non sarà escluso dalla fiera pur riconoscendo che “l’appello tocca sensibilità che noi stessi condividiamo”. Secondo l’Aie, “Passaggio al Bosco” ha sottoscritto, come tutti, un contratto che esplicita “l’impegno ad aderire a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana”. Cipolletta, quindi, ha proposto di organizzare ”uno spazio e un momento di discussione all’interno della manifestazione” per dibattere del tema e “ribadire il nostro impegno 
per il rispetto dei valori della nostra Costituzione”.

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