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La grande retrospettiva di Carla Accardi al Palazzo delle Esposizioni di Roma e non solo

Credit: Fabio Milani
Di Fabio Milani
Pubblicato il 27 Mar. 2024 alle 10:44 Aggiornato il 27 Mar. 2024 alle 10:44

Finalmente una bella mostra da vedere in questo spazio che ho sempre pensato essere il Beaubourg romano, curata da Daniela Lancioni e da Paola Bonani e fino al 9 giugno 2024. 

In occasione dei 100 anni dalla nascita, la mostra di Carla Accardi (Trapani 1924-2014) assume un carattere importante e simbolico. Prima perché è una delle donne artiste italiane più conosciute e valorizzate a livello internazionale poi perché è stata una marxista e una femminista che ha sempre lottato per i diritti civili compresi quelli dei lavoratori.  

Faceva parte del famoso gruppo denominato “Forma 1” (1947) insieme a quello che poi diventerà suo marito l’artista Antonio Sanfilippo e a Pietro Consagra, Mino Guerrini, Ugo attardi, Achille Perilli, Giulio Turcato e Piero Dorazio, con la finalità di far valere la pittura astratta alla stregua di quella figurativa che era invece accettata dal mondo dell’arte. 

Carla è stata una donna solare e sempre disponibile al dialogo. Si è fatta conoscere in tutto il mondo ed ecco il perché tutti la conoscono avendo fatto mostre da New York a Lima, da Parigi a Buenos Aires, da Losanna a Francoforte.  

La conobbi personalmente verso la fine degli anni ’80 a casa di un’altra figura importante della storia italiana, la partigiana Carla Capponi nella sua casa di via dei serpenti. Anche in quel giorno si parlava di donne, del loro ruolo nella società, del P.C.I. e di Renato Guttuso che rappresentò il crociato della pittura figurativa nell’arte.  

Ma torniamo alla mostra dove nella prima sala troverete addirittura i suoi lavori figurativi di quando stava all’accademia di Palermo. Troverete anche il manifesto di “Rivolta femminile” del quale lei faceva orgogliosamente parte insieme ad Elvira Banotti e Carla Lonzi.  

Sono presenti anche delle teche con i lavori della sua collezione privata di artisti amici e tra questi Luigi Ontani, Francesco Impellizzeri e Marco Tirelli. 

Nelle altre sale sono esposti i lavori che vanno da quando faceva parte del gruppo “Forma 1” passando prima per la pittura ambiente poi per quella senza materia fino al ritorno alla pittura negli anni 80 e nelle grandi opere degli anni 90 e 2000.  È stata addirittura ricostruita la sala da lei allestita alla Biennale di Venezia del 1998 e sono presenti oltre cento opere con tante altre sue sperimentazioni sia in bianco e nero, sia a colori e sia con il materiale sicofoil usato quest’ultimo per molto tempo. 

Il piacevole percorso espositivo vi avvicinerà sempre di più al suo personaggio alle sue geometrie, ai suoi colori, alle sue bizzarrie che vi incuriosiranno sempre di più. Sono previsti infatti anche dei laboratori per i bambini, degli incontri e delle conferenze a tema. Una mostra assolutamente da non perdere. 

Carla Accardi mostra personale dal titolo “Alfabeti segreti” Galleria Lombardi via di Monte Giordano, 40 fino al 20 aprile 2024 

Se la mostra al P.d.E. vi è piaciuta e volete vedere altre 25 opere di Carla Accardi pensando anche ad acquistarne una da mettere in casa per ammirarla tutti i giorni, fate un salto alla storica Galleria Lombardi. Una tra le più serie di Roma specializzata sull’arte moderna e contemporanea. 

Il piacere di camminare osservando i lavori esposti che partono dagli anni 50 e arrivano fino al 2000, non ha prezzo. Anche qui troverete le opere iniziali che riguardano il segno, quelle realizzate con le tempere alla caseina, le tinte viniliche, quelle con il sicofoil fino alle tele grandi e alle installazioni degli ultimi anni che sprizzano di colore e che ci affascinano con i giochi delle forme e delle cromie. 

Molto bello anche il catalogo con testo di Guglielmo Gigliotti nel quale ricorda le modalità con le quali l’artista dipingeva e cioè stando per terra davanti a grandi fogli di carta oppure arrampicandosi con la scala su grandi tele o attraversando superfici in lino o in sicofoil. 

La mostra è curata da Lorenzo e da suo padre Enrico Lombardi che essendo gallerista di famiglia ha conosciuto, sin da piccolo, i più grandi artisti romani e non solo. Se nella vostra visita lo incontrerete potrete scambiare due parole con lui. È una persona adorabile, che conosce bene la storia dell’arte, e gli farà assolutamente piacere un confronto con voi.   

Buona visione.  

(Credit foto: Fabio Milani)

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