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Migranti e cambiamenti climatici, la Fondazione De Sanctis rilegge “Furore” di Steinbeck, romanzo quanto mai attuale

L'evento, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il turismo a Roma, giovedì 17 ottobre a partire dalle 18:30

Di TPI
Pubblicato il 16 Ott. 2019 alle 12:09 Aggiornato il 16 Ott. 2019 alle 12:10

Migranti e cambiamenti climatici, Fondazione De Sanctis rilegge Furore di Steinbeck

Nel 1929, il crollo della Borsa di Wall Street obbligò migliaia e migliaia di persone ad abbandonare il Midwest degli Stati Uniti per cercare fortuna in California. Erano i nuovi poveri bianchi, che lasciavano la loro vita per cercare il riscatto nella parte dell’America che ancora contava e che, soprattutto, non era stata sconvolta dalle grandi tempeste di polvere che resero arida la terra. John Steinbeck, uno degli autori più illuminanti della letteratura americana del Novecento e Nobel nel 1962, fu magistrale nel saper raccontare il fenomeno nel suo capolavoro, “Furore”.

Ottant’anni dopo, la storia è cambiata in molti suoi elementi. Ma due si ripetono imperterriti: le migrazioni e i cambiamenti climatici. Con effetti disastrosi. Per questo motivo la Fondazione De Sanctis ha deciso, pochi giorni dopo l’ottantesimo anniversario dell’uscita del libro, di riportare all’attenzione alcuni dei brani più significativi di “Furore”. Lo farà in un evento esclusivo, che si terrà giovedì 18 ottobre 2019 a Roma, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il turismo, nella sala Crociera in via del Collegio Romano, 27.

A partire dalle 18:30, infatti, la sede del ministero dei Beni culturali diventerà un luogo dove discutere, riflettere e analizzare le analogie tra quel tipo di migrazione e quella che, ai nostri giorni, sconvolge l’Europa intera.

Così, verrà ripercorso l’esodo della famiglia Joad, protagonista di “Furore” di Steinbeck: un viaggio, a bordo di un autocarro, dall’Oklahoma alla California lungo la Route 66, alla ricerca di fortuna nell’America della grande depressione. La lettura sarà affidata all’attore Massimo Popolizio mentre animeranno il dibattito, con i loro interventi, il critico letterario Emanuele Trevi e il giornalista e scrittore Leonardo Colombati. Dopo la lettura dei passaggi più attuali del romanzo, ci sarà anche l’occasione per un confronto sul tema dei cambiamenti climatici negli ultimi anni e di come abbiano influenzato le migrazioni nel corso del tempo.

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