Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Cultura

Festival della letteratura di Mantova 2019: al via l’appuntamento più atteso con la cultura

Di Valeria Sforzini
Pubblicato il 3 Set. 2019 alle 14:48 Aggiornato il 3 Set. 2019 alle 15:11

Festival letteratura di Mantova 2019: cinque giorni di appuntamenti

La 23sima edizione del Festival della letteratura di Mantova sarà dal 4 al 9 settembre. 350 gli eventi in programma, organizzati in tutta la città. Un’edizione del Festivaletteratura 2019 in chiave multiculturale: su 380 ospiti, saranno 75 gli autori provenienti da tutto il mondo. Nella città lombarda approderanno scrittori del calibro di Margaret Atwood, l’autrice del libro diventato serie-culto “il racconto dell’Ancella”, Ian McEwan, autore tra gli altri di “Espiazione” e Dacia Maraini, ma anche giornalisti come Michela Murgia, Massimo Gramellini, Corrado Augias e Marco Damilano, intellettuali del calibro di Massimo Cacciari e Erri de Luca. Tanti i temi in programma, con un occhio sempre rivolto al sociale e l’obiettivo di raccontare il mondo attraverso la letteratura: dai confini, alla storia recente, all’ambiente, all’attivismo, proponendosi come un “luogo di confronto aperto, senza barriere o timori reverenziali”. Gli eventi saranno sia ad accesso libero, sia a pagamento.

Festival letteratura Mantova 2019: gli eventi in programma

La letteratura può cambiare il mondo? che ruolo avranno le donne nella società di oggi? Proveranno a rispondere a queste domande due grandi protagoniste femminili del panorama intellettuale contemporaneo: l’attivista turca Elif Shafak, autrice di “La bastarda di Istanbul” e “le quaranta porte”  e Michela Murgia, giornalista e autrice di “Istruzioni per diventare fascista”. Le due si confronteranno nell’appuntamento ‘Le parole che abbiamo’, mercoledì 4 settembre a Piazza Castello (prezzo di ingresso 7 euro). Al festival, ci sarà anche Nadal al-Sa’dawi, la scrittrice e psichiatra egiziana che si batte per i diritti delle donne. Grazie al suo romanzo, “Memorie di una donna medico”, ripercorrerà le vicende che l’hanno vista protagonista nella battaglia femminista degli anni 70 a oggi: dal carcere a vittima di soprusi fisici e psicologici.

Sarà invece incentrato sul racconto della battaglia di Margaret Atwood contro la discriminazione di genere, l’incontro “Se la realtà supera la fantasia”.  L’ autrice vincitrice del Booker Prize per “L’assassino cieco” dialogherà con il narratore argentino, Alberto Manguel, giovedì 5 alle 19:15 a palazzo Ducale-Piazza castello (prezzo di ingresso 7 euro).

Sempre di donne di parlerà nell’incontro con Dacia Maraini, scrittrice insignita nel 2012 del Premio Campiello alla carriera e che dagli anni 70 è una delle protagoniste del panorama letterario italiano. “Mi piace la parola libertà”, il titolo dell’evento di domenica 8 a Palazzo San Sebastiano (ingresso 6 euro), nel quale intervistata da Marta Bacigalupo tratterà di tematiche femminili e di coscienza letteraria di ieri e di oggi.

Un’edizione che si apre ancora di più a culture e paesi lontani, porta a Mantova la capitale albanese, Tirana con un racconto della sua biblioteca. L’Albania è la meta scelta per quest’anno come destinazione per il form “una città in libri” raccontando gli intrecci, le migrazioni e i collegamenti che si sono dipartiti e incrociati nella città balcanica.

Uno spazio d’eccezione sarà dedicato alla lettura della storia contemporanea attraverso la letteratura e la filosofia. La narrazione e lo spirito multiforme  di Erri de Luca saranno protagonisti dell’incontro “Enrico detto Erri” mercoledì 4 alle 17 a Palazzo San Sebastiano (6 euro). Lo scrittore e intellettuale napoletano si racconterà e ripercorrerà la storia degli ultimi 20 anni attraverso i suoi romanzi. Sull’onda del nuovo umanesimo, presentato come obiettivo del panorama politico italiano, l’intellettuale e filosofo Massimo Cacciari esporrà la sua visione della contemporaneità mettendo al centro l’essere umano. Una nuova interpretazione della spinta che guida l’uomo e scrive la storia.

qui il programma del Festivaletteratura 2019

Festival letteratura Mantova 2019: gli ospiti più attesi

75 gli autori e intellettuali stranieri, oltre 300 gli italiani, non solo scrittori, ma anche protagonisti del panorama culturale e sportivo. Oltre ad autori, giornalisti e intellettuali come il direttore dell’Espresso Marco Damilano, la giornalista Benedetta Tobagi, lo psicoanalista Massimo Recalcati, il giornalista sportivo Federico Buffa e lo scrittore Gianrico Carofiglio, sono attesi anche il freestyler della bicicletta Vittorio Brumotti, il musicista Ghemon, che si è esibito all’ultimo Festival di Sanremo e l’ “iron man” Alex Zanardi.

Festival letteratura Mantova 2019: i temi

Confini, culture, storia, ma anche poesia, teatro e musica. Non solo generi letterari, ma tematiche che animano il dibattito politico attuale.

Nell’edizione del Festivaletteratura 2019 con un numero altissimo di ospiti provenienti da tutto il mondo, l’Africa e la sua storia, tra colonialismo e guerre intestine saranno le protagoniste dell’appuntamento con il narratore e saggista camerunense Patrice Nganang. A intervistarlo ci sarà lo storico Marcello Flores. Mentre un “racconto del mondo” che sia comprensibile anche ai bambini sarà raccontato dalla scrittrice danese Janne Teller. L’autrice spiegherà ad adulti e bambini come sarebbe il mondo oggi se la storia si capovolgesse e se fossero le famiglie europee a essere in fuga dalla propria terra verso il Maghreb, e non il contrario. Su migrazione e confini, si concentrerà anche l’incontro “trafficanti di esseri umani” con i giornalisti Francesca Mannocchi e Lorenzo Tondo intervistati da Christian Elia. Una narrazione della complessità che si cela dietro al contrabbando di uomini sulla rotta libico-sahariana, fatta attraverso la storia di chi ci è passato.

Restando in Europa, saranno invece lo storico e giornalista, Donald Sassoon e l’autore libanese Amin Maalouf a dialogare sulle origini della crisi del continente europeo, che fanno risalire alla rivoluzione islamica iraniana del 1979. Da quel momento, religioni, culture e letteratura hanno subito stravolgimenti senza precedenti. Un’analisi del passato, per arrivare a capire il “baratro sul quale ci stiamo affacciando”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version