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Belice, 51 anni dopo il terremoto un libro racconta passato e presente di questo angolo di Sicilia

Di TPI
Pubblicato il 15 Gen. 2019 alle 09:00 Aggiornato il 15 Gen. 2019 alle 09:55

La giornalista di TPI Anna Ditta ha pubblicato a giugno 2018 il suo primo libro con Infinito edizioni. “Belice” racconta il terremoto che nel 1968 sconvolse questo angolo di terra, situato nella Sicilia occidentale, ma va anche oltre.

Al di là del terremoto, passato alle cronache come uno dei maggiori scandali per i soccorsi disorganizzati e la ricostruzione infinita, nel libro ci sono infatti le storie delle persone che hanno costruito o segnato il destino della Valle del Belice.

Ci sono le lotte non violente di Danilo Dolci e dei suoi collaboratori per le dighe, il lavoro e la scuola; l’attivismo di Lorenzo Barbera contro la speculazione sulla ricostruzione e in favore del servizio civile al posto di quello militare.

Nel Belice, Ludovico Corrao ha lavorato per attuare il suo sogno utopistico su Gibellina e sul Mediterraneo intero e poco distante, ad Alcamo, ha offerto il suo sostegno a Franca Viola, che rifiutò il matrimonio riparatore con il mafioso che l’aveva rapita.

A Partanna, nella Valle del Belice, donne eccezionali come Piera Aiello e Rita Atria hanno trovato il coraggio di dare una svolta alla loro vita diventando testimoni di giustizia.

E durante la ricostruzione nel Belice, dopo aver denunciato gli interessi dei corleonesi sugli appalti per la diga Garcia, il cronista del Giornale di Sicilia Mario Francese fu ucciso dalla mafia. Solo anni dopo suo figlio Giuseppe insieme alla famiglia riuscì a far luce sul suo omicidio.

Oggi il Belice è feudo del capomafia castelvetranese Matteo Messina Denaro ed è una terra che i giovani continuano ad abbandonare per trovare fuori maggiori opportunità di studio o lavoro, come ha fatto anche Anna.

Per lei questo libro è un modo per tornare a casa e per comprendere meglio il luogo in cui è nata e cresciuta.

Il libro è stato presentato in anteprima a Una Marina di Libri, nell’Orto Botanico di Palermo, lo scorso 9 giugno. Insieme all’autrice sono intervenuti la giornalista di Rai3 Sicilia Lidia Tilotta e lo storico palermitano Giuseppe Carlo Marino, autore del libro ’68, terremoto in Sicilia.

Il libro è arrivato nelle librerie a partire dal 21 giugno (qui le informazioni sulle nuove presentazioni in programma).

Infinito edizioni è una casa editrice fondata nel 2004 e specializzata in saggistica e reportage giornalistici, con particolare attenzione verso i diritti umani e civili.

“Questo libro è un miracolo perché ci dice cose che non sappiamo, e le spiega bene. Che Danilo Dolci aveva capito tutto del sistema clientelare-mafioso della Sicilia occidentale. Che un sindaco chiese ai tre fornai del paese di fare il pane per tutti, e due dissero no. Che ai soccorsi parteciparono insieme ‘carabinieri e capelloni’. Che arrivò a un certo punto tra i terremotati una signora ‘dall’accento toscano’ e con il camion pieno di pannolini. Che si può avere nostalgia della vita nelle baracche, perché lì, raccontano le donne ‘la vita di comunità era bellissima’”.

(dall’Introduzione di Giacomo Di Girolamo)

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