Walter Schiavone, secondo figlio di Francesco Schiavone detto “Sandokan”, ha deciso di collaborare con la giustizia. Già suo fratello Nicola aveva deciso pentirsi nel 2018.
Il secondogenito del boss del clan Casalesi nell’udienza preliminare tenuta ieri davanti al gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha fatto le prime ammissioni parlando di agevolazioni sui prezzi per gli uomini del clan dei Casalesi. Il processo riguarda l’imposizione di mozzarella a caseifici del Casertano e Walter Schiavone, arrestato nel 2017, è accusato di associazione di tipo mafioso, ricettazione, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi.
Il padre, Francesco Schiavone fu arrestato nel luglio 1998 e nel 2008 è stato condannato definitivamente alla pena dell’ergastolo per associazione a delinquere di tipo mafioso insieme ad altri componenti del clan dei Casalesi.