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    Il Tar sospende l’abbattimento di Jj4, l’orsa che ha ucciso Andrea Papi

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 14 Apr. 2023 alle 13:34

    Il Tar sospende l’abbattimento di Jj4, l’orsa che ha ucciso Andrea Papi

    Per la seconda volta, il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, considerata responsabile dell’uccisione del 26enne Andrea Papi.

    Dopo l’aggressione del runner, il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva ordinato l’abbattimento dell’animale. La stessa decisione che Fugatti aveva già preso a giugno 2020, dopo l’aggressione di due escursionisti sul monte Peller, padre e figlio, attribuita anch’essa a Jj4. Come allora, anche oggi il tribunale amministrativo regionale ha sospeso l’ordinanza di Fugatti, accogliendo il ricorso della Lega anti-visisezione (Lav), che ha dato notizia della decisione.

    “Una vittoria per Lav e per chi crede nelle posizioni dell’associazione, sempre dalla parte dell’orso”, ha scritto sul proprio sito la Lega, che dice di aver “lavorato alacremente per evitare un’azione che appariva più come un gesto di vendetta nei confronti dell’orso che un’efficace ricerca della sicurezza di tutti in una convivenza pacifica e informata”.

    Secondo l’organizzazione animalista, “all’arroganza del presidente Fugatti nel rispondere alle nostre proposte per il salvataggio di Jj4, il Tar ha risposto con la sospensione del provvedimento. Una reazione legittima e di buonsenso che permetterà di individuare una soluzione ragionata e proattiva alla difficile vicenda di Jj4”.

    Nel 2020 il Consiglio di Stato decise di sospendere anche l’ordinanza per la cattura di Jj4, firmata anch’essa da Fugatti. All’orsa fu quindi fatto indossare un collare per tracciarne gli spostamenti, dispositivo che non le è stato però sostituito dopo che si sono scaricate le batterie. Oltre a lei, gli operatori sono anche alla caccia di Mj5, un orso di 18 anni per cui la provincia di Trento ha chiesto l’abbattimento per l’attacco ai danni di un escursionista in valle di Rabbi, avvenuto a inizio marzo.

    Inoltre è stato chiesto il prelievo di un terzo esemplare, M62, ritenuto responsabile di diversi danneggiamenti.

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