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    Trani, medico intasca 100 euro dai pazienti per far saltare la fila per la Tac: arrestati lui e un’infermiera

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 19 Gen. 2024 alle 10:57

    I tempi di attesa negli ospedali per visite ed esami medici, annoso problema della sanità negli ultimi anni, possono essere angosciosi per chi ne ha urgentemente bisogno. Così, un medico e un’infermiera del punto territoriale assistenziale di Trani avrebbero escogitato un escamotage. Una corsia preferenziale per chi era disposto a pagare sottobanco.

    Questa è l’accusa che oggi, 17 gennaio, ha fatto finire i due agli arresti domiciliari. La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti della polizia di Stato. Le accuse, in concorso e a vario titolo, sono quelle di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.

    L’indagine, avviata dopo la segnalazione di alcune irregolarità, si è concentrata nel periodo compreso fra febbraio e marzo 2023. E si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali e telefoniche. Che hanno permesso di ricostruire il modus operandi dei due accusati.

    Gli incontri avvenivano all’interno dell’ufficio del dirigente medico, con alcuni dei pazienti dell’ospedale, spesso affetti da patologie gravi.

    Proprio a causa della loro «soggezione psicologica» venivano poi indotti o costretti a consegnare delle somme di denaro, che variavano attorno alle 100 euro 150 euro. In cambio, e in spregio della lista di attesa ospedaliera, venivano fornite le prestazioni necessarie.

    Come esami diagnostici tipo tac, radiografie e risonanze magnetiche. Un meccanismo ben oleato, andato in scena in almeno 30 casi diversi.

    Ovviamente, a essere privilegiati erano anche parenti amici, che non solo eludevano le liste ma non pagavano nemmeno il ticket. Questo almeno quando il medico in questione si trovava in ospedale: in alcuni casi infatti avrebbe attestato falsamente la sua presenza.

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