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    Tragedia in Friuli, morti 2 finanzieri durante una cordata

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 17 Ago. 2023 alle 15:08

    Tragedia in montagna in Friuli, dove due finanzieri soccorritori, di 28 e 30 anni, sono morti dopo essere caduti in parete mentre salivano in cordata, in un’attività ufficiale di addestramento. Erano impegnati lungo una via nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia, quando sono precipitati. Le vittime sono Giulio Alberto Pacchione, di Silvi (Teramo), e Lorenzo Paroni, di Montereale Valcellina (Pordenone), entrambi in guardia di finanza a Tarvisio. L’allarme è scattato al loro mancato rientro. Il cordoglio del ministro Giorgetti. Si tratta di un incidente in servizio sul quale la Procura di Udine ha aperto un fascicolo di inchiesta.

    Sono precipitati in cordata durante l’addestramento i due finanzieri del Sagf. Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo Paroni salivano in cordata una via di notevole difficoltà nel cuore delle Alpi Giulie, sul Monte Mangart: stavano risalendo la via Piussi, un sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord. I loro corpi sono stati individuati nella notte, dopo l’allarme per il mancato rientro.

    I due, come riferisce il Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia, erano valenti alpinisti e soccorritori del Cnsas stesso.

    Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una fatalità, scatenata da un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù. Impossibile al momento valutare l’ora dell’incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito.

    L’allarme è scattato tardi in quanto era nota la difficoltà della via, che richiede tempo e impegno, ed erano altrettanto note le altissime capacità dei due alpinisti. I colleghi in caserma hanno iniziato a preoccuparsi intorno alla mezzanotte di ieri si sono portati a Fusine Laghi e poi nei pressi del Rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo. Una volta giunti a piedi alla base della parete la scoperta della tragedia, che lascia presupporre una caduta di diverse decine di metri.

    Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto questa mattina intorno alle 8:30, con l’elicottero della Protezione Civile e le salme si trovano all’obitorio di Tarvisio presso il Cimitero Plezzut, dove sono attesi i parenti.

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