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    Torino, 13enne rimane incinta del padre. Va in ospedale e l’uomo la violenta anche lì

    Credit: Pixabay
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 19 Mar. 2024 alle 15:27

    Una ragazza di 13 anni è rimasta incinta in seguito agli abusi sessuali subiti da suo padre, che l’ha violentata persino mentre lei era ricoverata al settimo mese di gravidanza.

    Siamo a Torino, i fatti risalgono all’anno scorso: l’uomo, 45 anni, di nazionalità filippina, è stato arrestato e la Procura si appresta a chiedere per lui il rinvio a giudizio, ma sul registro degli indagati è finita anche la madre, che secondo gli inquirenti era al corrente della condotta del compagno ma non avrebbe fatto nulla per fermarlo.

    A raccontare la vicenda è il Corriere della Sera. Il padre della ragazza è accusato di violenza sessuale aggravata e di maltrattamenti verso la compagna e i figli. La tredicenne si trova in comunità, mentre il neonato – venuto alla luce lo scorso agosto – è stato dato in adozione.

    Gli abusi sessuali sulla ragazzina sarebbero iniziato nel 2022. A luglio 2023 l’adolescente, accompagnata dalla madre, si presenta all’ospedale Sant’Anna di Torino con il pancione: è al settimo mese di gravidanza. Chiede informazioni sul parto e sugli esami da fare, ma quando i sanitari le chiedono chi è il padre offre versioni discordanti: prima dice che è un suo compagno di classe, poi un ragazzo conosciuto su Internet.

    Gli addetti dell’ospedale si insospettiscono e allertano il Tribunale, che avvia un’indagine. Nei giorni successivi le forze dell’ordine piazzano alcune telecamere nascoste nella stanza in cui la tredicenne è stata nel frattempo ricoverata.

    E nella notte tra il 9 e il 10 luglio quelle telecamere riprendono la scena agghiacciante del padre della ragazza che va a trovarla, si infila nel suo letto e la costringe ad avere un rapporto sessuale. L’uomo viene immediatamente arrestato in flagranza di reato. I successivi test del Dna eseguiti sul feto confermano che il responsabile della gravidanza è lui stesso.

    Nell’inchiesta della Procura di Torino – scrive il Corriere della Sera – è coinvolta anche una terza persona, un’amica di famiglia che avrebbe provato a convincere la 13enne a non raccontare gli abusi sessuali del padre, incolpando della gravidanza un compagno di classe.

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