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    È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale

    Il nuovo numero di The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 24 maggio, in tutte le edicole

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 23 Mag. 2024 alle 17:00

    È uscito il nuovo numero di The Post InternazionaleIl magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 24 maggio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.

    Il numero è interamente dedicato alle elezioni che decideranno il futuro dell’Unione Europea. Approfondimento sui temi chiave delle elezioni. Costruire una forza militare comune. Lottare contro i cambiamenti climatici. Regolare il settore digitale. Ecco le sfide della nuova Ue.

    L’incognita quorum, le candidature acchiappa-voti dei leader, da Meloni a Schlein. Tutto quello che c’è da sapere sulle strategie in campo per il voto dell’8-9 giugno.

    “Cina e Russia cercano di interferire nei processi democratici dell’Ue. Ma ci sono anche altri Paesi come Azerbaigian, Turchia e Iran”. Raphael Glucksmann, presidente dell’ultima Commissione speciale sulle ingerenze straniere del Parlamento europeo, spiega a TPI come possiamo difenderci.

    E ancora: è possibile un esercito europeo? Annettere le forze armate dei 27 Stati membri consentirebbe all’Ue di essere più autonoma rispetto alla Nato e di risparmiare fino a 75 miliardi. Ma non tutti sono favorevoli. E prima servirebbe una vera politica estera comune.

    Approfondimento, poi, sulla crisi demografica in Europa. E l’Italia è il Paese messo peggio. Tuttavia i giovani possono ancora fare la differenza: hanno altre priorità rispetto agli anziani. Ma anche una visione più ottimista dell’Ue. Eppure sono i meno propensi a votare. Il Parlamento europeo concentra la campagna per il voto sugli under-24. Perché l’affluenza dei nuovi elettori è una priorità democratica.

    La Germania ha abbassato il limite d’età agli under 16 per votare alle europee. Una decisione che rischia però di favorire i movimenti di estrema destra.

    Big Tech. Case farmaceutiche. Compagnie petrolifere. Armi. Food. Le grandi multinazionali influenzano le decisioni dell’Ue a colpi di milioni di euro. Ecco chi sono quelle che spendono di più. E come si muovono per condizionare politici e funzionari europei. Approfondimento su Bruxelles, la capitale delle lobby.

    Infine, può Macron salvare l’Europa? È pronto a mandare soldati in Ucraina. Ma vuole un’Europa forte che non sia schiava degli Usa. Avverte dei rischi che corriamo davanti ai protezionismi di Cina e Stati Uniti. E usa toni apocalittici invocando scelte radicali. Così il presidente francese si erge a nuovo paladino del Vecchio Continente.

    Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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