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    “Matteo Messina Denaro era a un festino vicino Palermo insieme a un noto politico”: le rivelazioni di un testimone

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 31 Gen. 2023 alle 09:52 Aggiornato il 31 Gen. 2023 alle 09:53

    Matteo Messina Denaro avrebbe partecipato, durante la sua latitanza, a festini in una villa vicino Palermo con un uomo appartenente alle forze dell’ordine, un medico e un noto politico italiano: lo rivela un testimone citato da Ismaele La Vardera, vicepresidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia nonché ex “iena” del noto programma di Canale 5, che questa sera dedicherà un servizio alla vicenda.

    “Sto andando a denunciare ai Ros dei carabinieri una storia che quando me l’hanno raccontata, onestamente, non ci potevo credere”, è il messaggio di La Vardera, che fa riferimento a “salotti importanti della borghesia” frequentati dal boss “come se nulla fosse”.

    “Il testimone è una persona per bene – prosegue il vicepresidente – e fa una vita normale, ma aveva paura di parlare perché le cose che poteva raccontare erano molto delicate e parlavano proprio di quella zona d’ombra che avrebbe potuto proteggere il boss latitante”.

    I due si sono incontrati tramite un’amicizia in comune. “Purtroppo, ho molta paura, non mi fido di nessuno. Tu ti fideresti se allo stesso tavolo vedi persone che potrebbero rappresentare la legge insieme a Matteo Messina Denaro?”, le parole dell’uomo rimasto anonimo, che ha partecipato a diverse feste private.

    “Due anni fa, dopo il periodo del Covid ho avuto la possibilità di essere presente ad una festa – ha raccontato la gola profonda a La Vardera – Prima di entrare veniva fatta una specie di perquisizione e non potevi portare all’interno il telefono”.

    All’interno cocaina a fiumi, ostriche, champagne e persone che “se io le avessi viste fuori, avrei dovuto far finta di non conoscerle”.

    Il testimone ha detto di aver riconosciuto Matteo Messina Denaro dopo aver visto il suo arresto in tv: “Quando ho visto il suo viso, l’ho riconosciuto. Lui era lì, a quella festa. Quando l’ho visto, lui era lì seduto con un appartenente alle forze dell’ordine ed uno che fa il medico. Il viso di adesso, era lui là. Quello che ho incontrato alla festa si vedeva che era malato e sofferente. Si è presentato dicendo ‘Ciao sono Andrea’ e aveva ferite post operatorie. Me L’ha detto lui, aveva una ferita fresca…aveva lo stesso occhiale scuro”.

    Il boss avrebbe usato il nome “Andrea” fingendosi Andrea Bonafede, il prestanome del boss arrestato per associazione mafiosa.

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