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    Stupro a Milano, la ragazza che accusa Lucarelli jr e il compagno di squadra Apolloni: “Erano in 5, Mattia rideva”

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 22 Gen. 2023 alle 17:24 Aggiornato il 22 Gen. 2023 alle 17:29

    Stupro a Milano, la ragazza che accusa Lucarelli jr e il compagno di squadra Apolloni: “Erano in 5, Mattia rideva”

    “L’ultima cosa che ricordo è che loro mi hanno detto di sedermi sul divano”. È il racconto fatto agli inquirenti dalla studentessa americana vittima, secondo la procura di Milano, di uno stupro di gruppo. Il caso ha portato all’arresto di due calciatori del Livorno: i 23enni Federico Apolloni e Mattia Lucarelli, figlio dell’ex centravanti della squadra toscana, oggi allenatore. In totale sono sotto accusa cinque giovani, che lo scorso 27 marzo si erano offerti di accompagnare la 22enne a casa dopo una serata in discoteca e invece l’avevano portata in un appartamento del centro di Milano.

    “Io volevo andare a casa, non mi sono resa conto che mi stavano portando in un posto diverso”, ha raccontato alla polizia e e ai pm la ragazza, citata dall’edizione milanese de Il Corriere della Sera.

    “Io non mi ricordo come sono salita sulla macchina dei ragazzi né perché. Probabilmente perché tutti i taxi che io e la mia amica cercavamo ci annullavano la corsa. In quel momento ero molto ubriaca e non riesco a ricordare nulla”, ha detto la giovane, la quale sospetta che durante la serata qualcuno possa averle fatto bere “qualcosa”. Un’amica con cui era andata alla discoteca “Il Gattopardo” ricorda che si trovava “in un evidente stato confusionale: faceva fatica a parlare e a dire cose sensate”.

    Nei video girati dai ragazzi durante il viaggio, si sente la 22enne dire in inglese “I should go home” ossia “dovrei tornare a casa” e “so che non sono a casa”. “Non volevo andare in casa di quei ragazzi, anche perché avevo un ragazzo. Mi ci sono ritrovata”, ha poi detto agli inquirenti.

    Un altro video, la mostra all’appartamento, mentre un ragazzo prova a palpeggiarla. “I’m not a fucking object” (“non sono un cazzo di oggetto”) le risponde lei urlando. I ricordi di quello che accade nell’appartamento sono confusi: “non ricordo come è successo, ma ricordo una strana sensazione, come se mi stesse per capitare qualcosa quando mi hanno detto di mettermi seduta sul divano”. La giovane si è poi trovata in una stanza con Lucarelli e Apolloni. “Sono rimasta congelata”, ha ricordato. “Io gli ho detto che ho un ragazzo, ho detto di no e che questo non poteva succedere perché ho detto di no”. In particolare ricorda Lucarelli “che mi guardava e rideva di quello che accadeva”. Al mattina l’avrebbe anche riaccompagnata in casa: “mi ha detto che siccome era stato bellissimo, avremmo dovuto rifarlo”. Al rientro, alle 7 di mattina, è stata trovata dalla coinquilina, accasciata sul pavimento.

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