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    “Nuove testimonianze e intercettazioni”: depositati gli atti per riaprire l’inchiesta sulla strage di Erba

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 13 Apr. 2023 alle 08:10 Aggiornato il 13 Apr. 2023 alle 08:10

    Nuovi elementi inediti potrebbero riaprire le indagini sulla strage di Erba: il sostituto Pg di Milano Cuno Tarfusser ha depositato al procuratore generale Francesca Nanni e all’avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione, basata su nuove istanze presentate dalla difesa, che potrebbero portare a una revisione della posizione di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi condannati all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Raffaella Castagna, del figlio di 2 anni Youssef Marzouk, della nonna del piccolo Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini, avvenuto l’11 dicembre 2006.

    La coppia starebbe inoltre per presentare richiesta di istanza di revisione del processo a Brescia: il procuratore Nanni e il suo “braccio destro” Tontodonati dovranno decidere se unire i due reclami, basati su intercettazioni e testimonianze che sarebbero inedite. Più volte il legale dei due coniugi, Fabio Schembri, aveva ribadito l’innocenza dei suoi assistiti, annunciando di voler chiedere una revisione dell’inchiesta. Rosa e Olindo, detenuti nel carcere di Opera a Milano, sono stati recentemente al centro di un’inchiesta delle Iene, secondo cui i due sarebbero innocenti. Dalla sentenza definitiva dell’aprile 2010 non sono mai usciti di prigione.

    Le prove a loro carico sono schiaccianti: entrambi hanno firmato una confessione, c’è un video in cui Olindo parla del delitto specificando le proprie responsabilità, nell’auto della coppia sono state trovate tracce di sangue di Valeria Cherubini, inoltre un sopravvissuto all’assalto, Mario Frigerio, vide in faccia l’uomo mentre uccideva i suoi parenti. Le Iene hanno provato a mettere in dubbio quest’ultima prova, e hanno parlato di “errori” nelle confessioni – poi ritrattate – della coppia. Secondo il programma di Italia 1 Rosa e Olindo si sarebbero presi la colpa “perché incalzati dagli inquirenti”.

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