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    Spunta un chiodo nel piatto dei bambini, sospesa la mensa in tutte le scuole di Monterotondo: “Atto criminale”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Dic. 2022 alle 20:49 Aggiornato il 6 Dic. 2022 alle 20:51

    Spunta un chiodo nel piatto dei bambini, sospesa la mensa in tutte le scuole di Monterotondo: “Atto criminale”

    Per la quarta volta in due anni, un oggetto metallico è stato rinvenuto in uno dei piatti serviti nelle mense scolastiche di Monterotondo. Un caso che ha scosso il comune a nord-est di Roma, dove il ritrovamento di un chiodo nel piatto di un bambino di una scuola dell’infanzia, subito rilanciato sulle chat dei genitori, ha spinto il sindaco a sospendere il servizio mensa per tutte le scuole sul territorio comunale, in cui sono presenti circa 1.700 studenti.

    “A distanza di oltre un anno dagli ultimi incresciosi e criminali episodi, si è verificato un nuovo caso di rinvenimento di un oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica”, ha scritto su Facebook il sindaco Riccardo Varone, che ha definito l’atto “criminoso”. “Siamo consapevoli dei disagi che questa scelta arrecherà alle famiglie, ma la riteniamo la più giusta per tutelare i bambini e il mondo della scuola che è nuovamente parte lesa in questa vicenda”, ha aggiunto. “Continueremo attivamente, per quelle che saranno le nostre competenze, a collaborare con le autorità competenti per l’individuazione dei responsabili degli atti criminosi, nei confronti dei quali agiremo, insieme alla scuola, in tutte le sedi”.

    L’ultimo precedente risale a inizio maggio 2021, quando il sindaco parlò di una “una precisa e criminale volontà di danneggiare l’immagine e l’operato degli Istituti scolastici, dell’Amministrazione comunale, della società concessionaria del servizio”. Dopo quel caso, il terzo da inizio anno, erano state avviate le indagini dei carabinieri, con controlli su tutta la filiera produttiva e distributiva. Il comune aveva anche deciso di cambiare fornitore per il servizio mense, con una nuova gara d’appalto. Il problema però sembra perdurare, mentre rimane il mistero sull’origine degli oggetti metallici. Anche in questo caso indagheranno i carabinieri, che hanno raccolto la denuncia contro ignoti presentata subito dopo il ritrovamento del chiodo.

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