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    Il racconto di Silvia Romano: “Mi dissero che non sarei stata uccisa”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 10 Mag. 2020 alle 12:06 Aggiornato il 11 Mag. 2020 alle 06:47

    Alle 14 di domenica 10 maggio, Silvia Romano è atterrata a Ciampino con un volo militare italiano. La 24enne volontaria per Africa Milele Onlus è tornata in Italia e sta bene. Ad accogliere la giovane rapita in Kenya nel 2018 c’è il ministro degli Esteri, Luigi di Maio.

    La 24enne sarà oggi stesso ascoltata dai pm della Procura di Roma titolari delle indagini sul sequestro della giovane. Silvia Romano sarà infatti sentita dagli inquirenti che sulla sua scomparsa avevano aperto un fascicolo per sequestro di persona per finalità di terrorismo. Il colloquio con i pm verrà effettuato nel rispetto delle normative legate all’emergenza Coronavirus.

    Ore 20.40 – Silvia Romano: “Chiusa in stanze in varie case ma mai carcerata”. “Il mio trasferimento in Somalia è durato circa un mese. Lo abbiamo fatto in moto ma soprattutto a piedi. Ho cambiato varie case, sono rimasta chiusa in diverse stanze, ma mai carcerata”. Lo ha detto Silvia Romano agli investigatori del Ros durante oltre quattro ora di audizione.

    Ore 20.07 – Silvia Romano al pm: “Mi dissero che non sarei stata uccisa”. “Mi avevano assicurato che non sarei stata uccisa. E così è stato”. Lo ha detto Silvia Romano durante la lunga audizione resa davanti al pm Sergio Colaiocco nella caserma del Ros.

    Ore 14.50 – Silvia ora deve parlare con le autorità giudiziarie e ripercorrere tutti i mesi del suo rapimento per aiutare le indagini dell’intelligence. Fra poche ore potrà tornare a Milano.

    Ore 14. 45 – Di Maio: “Ringrazio le persone che hanno riportato Silvia in Italia, nel giorno della festa della mamma, un augurio alla mamma di Silvia e a quelle di altri cittadini che sono in uno stato di prigionia in un altri stati. Il lavoro fatto dalla Farnesina, da Conte e da tutti gli uomini che hanno lavorato andrà avanti”

    Ore 14. 40 – Il premier Conte: “Benvenuto a Silvia, segnale di speranza e fiducia, lo stato c’è sempre, non si distrae. Abbiamo lavorato tanto, questi risultati si raggiungono solo se c’è abnegazione di tutti i comparti, parlo dell’agenzia dei servizi di intelligence. È un bel giorno, siamo contenti per lei, per i familiari e per gli italiani che hanno trepidato durante questa attesa, molto lunga. Abbiamo segnali ma abbiamo dovuto mantenere il segreto per proteggerla”.

    Ore 14.30 – Grande applauso dai balconi di via Casoretto a Milano, è qui che viveva Silvia prima di partire per il Kenya. Tutti si domandando quando tornerà a casa, il quartiere vuole riabbracciarla, anche solo virtualmente.

    Ore 14.20 – Silvia Romano si è abbassata la mascherina protettiva e ha sorriso, si è intrattenuta a parlare con il premier Conte e il ministro Di Maio. Un sorriso rasserenante che racconta più di mille parole. Silvia Romano si è lasciata andare in un prolungato abbraccio con i genitori e con la sorella, sotto gli occhi del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha applaudito insieme al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e l’ha accarezzata con i gomiti.

    Ore 14.08 – Silvia è scesa dall’aereo che l’ha riportata in patria. Dopo l’atterraggio a Ciampino a bordo di un jet dell’Aise, Silvia Romano è scesa dalla scaletta dell’aereo. Andamento deciso, sorriso, la cooperante italiana ha salutato i presenti. Indossa guanti, mascherina, i capelli e il corpo coperti da una una lunga veste islamica verde. Il verde è uno dei colori preferiti del profeta Maometto. Silvia si è diretta verso la madre e al famiglia ed è seguito un lungo abbraccio, accanto alla madre il premier Conte e Luigi Di Maio.

    Nel pomeriggio sarà ascoltata dai pm della Procura di Roma, le sue parole saranno fondamentali per capire come è andato il sequestro e quali sono le persone coinvolte.

    Ore 14 – Silvia Romano è arrivata in Italia: volo atterrato a Roma. Dopo 18 mesi di sequestro la giovane cooperante mette piede, finalmente, in Italia.

    Ore 12 – Il volo speciale che sta riportando Silvia Romano in Italia sta superando la Grecia. Tra meno di due ore finalmente la giovane cooperante potrà atterrare a Ciampino, a Roma, dove la attendono i familiari e il ministro degli Esteri Luigi di Maio. (Puoi seguire qui il volo in diretta)

    Dopo un anno e mezzo di prigionia, Silvia Romano è stata liberata dalle forze di intelligence italiane. Una trattativa durata almeno tre mesi, e che ha condotto nella notte tra l’8 e il 9 maggio alla liberazione della ragazza. A condurre le operazioni è stata l’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, ma un ruolo decisivo lo hanno giocato anche i servizi segreti turchi e somali. Tutto ha inizio almeno a gennaio del 2020, quando la cooperante appare in un filmato. Come riporta il Corriere della Sera, è questa la prova che gli 007 cercavano: Silvia è viva e si può dare inizio alla trattativa per cercare di riportarla a casa. Una trattativa che si rivelerà lunga e faticosa. E che si conclude col pagamento di un riscatto in una zona a circa 30 chilometri da Mogadiscio, dove la ragazza viene consegnata alle autorità italiane da alcuni emissari dei sequestratori.

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