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    Si fa un selfie con Salvini mentre era in malattia: licenziato sindacalista Cgil

    Cristian Lanzi è stato licenziato dopo aver partecipato a una manifestazione della Lega a Minerbio, nel bolognese. Ora i legali annunciano battaglia

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Gen. 2020 alle 18:26 Aggiornato il 26 Gen. 2020 alle 18:27

    Cristian Lanzi, da sei anni rappresentante Rsa della Filt-Cgil e dipendente a tempo indeterminato di una società che fa logistica, è stato licenziato dopo aver partecipato a una manifestazione della Lega a Minerbio, nel bolognese, durante la quale si è fatto un selfie con il leader leghista Matteo Salvini. Ma il signor Lanzi risultava in malattia.

    Lo racconta il Resto del Carlino. Lanzi ha spiegato al quotidiano che dal 2 ottobre era in malattia, con una prognosi fino al 6 dicembre, per una patologia certificata da medici per cui gli era stato raccomandato di uscire di casa fuori dalle fasce di reperibilità. I legali sostengono che il selfie con Salvini sia stato scattato fuori da questi orari. Ma l’azienda non è della stessa idea.

    Il motivo del licenziamento è specificato nella lettera che è stata consegnata al sindacalista: “Era personalmente alla visita del segretario della Lega a Minerbio, benché fosse in malattia dal 2 ottobre”. Non solo. Quella foto sorridente avrebbe “indispettito, non poco, anche i suoi colleghi di lavoro, soprattutto in considerazione della sua carica di Rsa”.

    Secondo gli avvocati di Lanzi – Francesco Alleva, Ugo Lenzi e Gabriele Cazzara – si tratta di un “licenziamento nullo quanto inammissibile, intimato per ragione di credo politico e dall’appartenenza ad un sindacato”.

    Contattato dall’Ansa, il segretario della Filt-Cgil Bologna Andrea Matteuzzi ha spiegato: “Conosciamo Lanzi e siamo pronti a dargli la nostra disponibilità per sostenerlo”.

    Lanzi ha raccontato la sua vicenda a Giacomo Salvini sul Fatto Quotidiano. I datori di lavoro della multinazionale, come ha anticipato ieri Il Resto del Carlino, lo hanno riconosciuto dalle riprese di una televisione locale e hanno fatto partire tutte le pratiche per il licenziamento: prima è arrivato il provvedimento disciplinare e poi, mercoledì scorso, il benservito.

    Lanzi sostiene che si doveva far trovare in casa “solo nelle fasce di reperibilità: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. “Matteo”era a Granarolo dopo pranzo e il selfiel’ho scattato alle 16.10”.

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