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    “Fu strangolata o strozzata”: la relazione dei periti sulla morte di Saman Abbas

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 9 Mag. 2023 alle 09:58

    Saman Abbas è morta dopo essere stata strozzata o strangolata: è la conclusione alla quale sono arrivati i due esperti nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia, Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone, incaricati di stabilire le cause del decesso della 18enne di origini pachistane uccisa la notte del 30 aprile 2021 a Novellara, vicino Reggio Emilia. I due periti hanno depositato la loro relazione preliminare medico legale e anatomopatologica, che sarà menzionata all’udienza di venerdì.

    A confermarlo all’agenzia di stampa LaPresse è anche Liborio Cataliotti, avvocato dello zio della giovane, Danish Hasnain, indagato insieme ad altri due parenti e ai genitori della ragazza per la scomparsa della giovane. “Se c’è qualcosa che ci ha sorpreso nella lettura della perizia? No, assolutamente no, anche perché mi era già stata anticipata dal mio consulente di parte ed è in linea con quello che ha riferito il mio cliente e, quindi, con le nostre previsioni”. ha riferito. “Si dà atto del fatto che, del tutto verosimilmente, quella sia stata la causa del decesso perché – ha aggiunto – l’emorragia darebbe conto del fatto che lo strangolamento e la rottura dell’osso ioide sia avvenuta in vita, perché altrimenti non si sarebbe prodotto l’effetto emorragico e quindi è assolutamente in linea con quello che noi pensavamo fosse. Purtroppo, quanto meno questa bozza di perizia, non può dare conto del fatto che sia avvenuta, perché non lo dice, da parte di uno o più persone e a mani nude o con strumenti. Questo non viene detto, però è assolutamente in linea con quello che prevedevamo”.

    Subito dopo il ritrovamento del cadavere, il legale dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Riziero Angeletti, aveva rivelato subito che la morte di Saman era avvenuta “con modalità atroci”. Per gli inquirenti la ragazza sarebbe stata assassinata per essersi opposta a un matrimonio combinato. “Io sono già morto, l’ho uccisa io, io l’ho uccisa per la mia dignità e il mio onore” sono le parole pronunciate dal padre Shabbar, intercettato al telefono con un parente in Italia nel giugno 2021.

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