Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Rubati dati a un milione di italiani: arrestati 20 dipendenti di compagnie telefoniche

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Giu. 2020 alle 12:56

    Dipendenti di compagnie telefoniche rubavano i dati sensibili dei clienti: circa un milione e 200mila dati carpiti all’anno. Una vicenda che è venuta a galla grazie alla denuncia della Tim, le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, e condotte dagli investigatori specializzati del Centro nazionale anticrimine informatico per la Protezione delle infrastrutture critiche – CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, con la collaborazione dei Compartimenti di Napoli, Perugia, Ancona e Roma.

    Il gip di Rom ha emesso in tutto 20 misure cautelari (13 ai domiciliari e 7 persone con obbligo di firma) nei confronti dei dipendenti infedeli che carpivano illecitamente dati sensibili di clienti. Coinvolti anche “intermediari” che si occupavano di gestire il commercio illecito delle informazioni estratte dalle banche date ed i titolari di call center telefonici che sfruttavano informazioni per contattare i potenziali clienti e lucrare le previste commissioni per ogni portabilità del numero che arrivano fino a 400 euro per ogni contratto stipulato.

    Gli accessi abusivi avvenivano tramite account o virtual desktop in uso ai dipendenti di gestori di servizi di telefonia e di società partner per l’accesso ai database, chiavi spesso carpite in modo fraudolento, direttamente gestiti dalla stessa società denunciante, in ragione della concessione delle attività di manutenzione della infrastruttura telefonica nazionale.

    Qui le altre notizie di cronaca
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version