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    Imperia, Rsa da incubo: anziani picchiati e insultati, i dipendenti gli gettavano il cibo nel wc

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 15 Feb. 2023 alle 13:44 Aggiornato il 15 Feb. 2023 alle 13:45

    Pugni al volto, insulti, pasti gettati intenzionalmente nel water, deodorante spruzzati negli occhi: le telecamere di sorveglianza nascoste dagli inquirenti all’interno della Rsa “Le Palme” di Taggia, vicino Imperia, hanno fatto emergere i maltrattamenti cui diversi anziani erano sottoposti per opera dei dipendenti della struttura.

    La Guardia di Finanza sta eseguendo sul territorio provinciale 24 misure cautelari – 10 arresti domiciliari e 14 sospensioni dall’esercizio di un pubblico servizio – all’interno dell’operazione “Praesidium”, coordinata dalla Procura di Imperia.

    Nel marzo 2022 la stessa struttura fu oggetto di un altro blitz delle fiamme gialle, che si concluse con 41 indagati. I reati contestati sono maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani: molti di loro non sono del tutto autosufficienti, l’età media è al di sopra degli 80 anni.

    Secondo chi indaga le umiliazioni e le aggressioni erano continue, al punto da generare per gli ospiti una fonte di disagio “incompatibile con le normali condizioni di vita, instaurando un clima di generale vessazione”.

    Le attività di igiene personale e di cambio del pannolone mattutino venivano spesso effettuate in ritardo o non eseguite. Inoltre, fa sapere la GdF “c’erano ripetute omissioni della doccia periodica e dei cambi di postura, questi ultimi notoriamente necessari per prevenire le piaghe da decubito e, in  generale, per salvaguardare le condizioni igieniche dei pazienti”.

    Veniva messa anche a rischio costante l’incolumità degli ospiti: alcuni operatori sanitari indagati si allontanavano dalle stanze senza alzare le barre di sicurezza  del letto.

    “Si evidenzia – concludono gli inquirenti – che sono stati presi gli opportuni accordi con i vertici  della competente Asl, al fine di consentire l’adozione delle misure  d’urgenza necessarie per garantire la continuità assistenziale agli  anziani attualmente ospiti della Rsa”.

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