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    Rossella Cominotti uccisa in hotel, il marito vegliò sul corpo 36 ore: “Eravamo stanchi della vita”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 10 Dic. 2023 alle 10:04 Aggiornato il 10 Dic. 2023 alle 10:06

    Alfredo Zenucchi, 57 anni, ha rivelato agli inquirenti di aver ucciso la moglie Rossella Cominotti su sua precisa indicazione dopo settimane trascorse a vagare insieme, alla ricerca di un luogo dove suicidarsi. Una volta entrati nella stanza d’albergo di La Spezia, l‘uomo avrebbe ucciso la consorte con un rasoio. Poi, dopo 36 ore di veglia, si sarebbe allontanato.

    Dettagli angoscianti che lentamente contribuiscono a ricreare il quadro della vita coniugale della coppia e degli ultimi 12 giorni, quando Rossella Cominotti e suo marito sembravano scomparsi nel nulla.

    La coppia aveva sempre mantenuto le distanze da parenti e amici, con i quali si vedevano sporadicamente e che poco sapevano dei dettagli della loro vita coniugale. Più di 12 giorni fa i due avrebbero chiuso all’improvviso l’attività commerciale proprio con lo scopo di suicidarsi insieme. Entrambi, ha raccontato Zenucchi, avrebbero voluto gettarsi da un dirupo, ma non ne avevano avuto il coraggio.

    L’uomo non avrebbe spiegato agli inquirenti il perché della scelta di togliersi la vita insieme, se non motivando il tutto con una “stanchezza generale per la vita” che Cominotti avrebbe manifestato già il 3 dicembre scorso. Dopo aver ucciso la moglie, lui non avrebbe trovato il coraggio di farla finita ed è fuggito in auto. Gli inquirenti stanno ora vagliando l’autenticità del racconto dell’uomo e della lettera d’addio trovata nella stanza d’albergo. Secondo Zenucchi, infatti, quella lettera era stata scritta proprio dalla moglie 53enne.

    Quando è stato fermato dai carabinieri a un posto di blocco, Alfredo Zenucchi “si stava dirigendo verso Villafranca in Lunigiana per andare a suicidarsi – ha riferito il legale – e aveva individuato un rettilineo per prendere velocità e andare a schiantarsi”.

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