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    Roma, cinque miliziani del gruppo Wagner dietro il furto dello striscione agli ultras Fedayn

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 17 Mar. 2023 alle 15:02

    È riapparso, capovolto, lo scorso 17 febbraio a Belgrado in occasione del match tra Stella Rossa e Cucaricki lo striscione rubato agli ultras della Roma dopo il match giocato nella Capitale tra i giallorossi e i serbi due settimane prima: dietro l’agguato al gruppo Fedayn, portato avanti da circa 40 persone, ci sarebbe il gruppo Wagner.

    Cinque mercenari di Evgenij Prigozhin erano nella spedizione violenta culminata con il furto dello stendardo coreografico, avvenuto in piazza Mancini. In quella circostanza ci furono anche due feriti, uno con un taglio alla testa, l’altro con un ematoma cerebrale.

    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i combattenti in Ucraina al soldo di Prigozhin avrebbero approfittato di una sorta di “permesso premio” per venire in Italia in coincidenza della partita. Dalle indagini della Digos è stato possibile risalire ad una agenzia di viaggi con sede in Donbass che avrebbe emesso cinque biglietti aerei per Milano: le persone individuate hanno soggiornato a Milano e a Bologna, al seguito della squadra di basket di Belgrado, per poi scendere a Roma in occasione del match dell’Olimpico.

    Lo striscione è stato successivamente bruciato dopo essere stato esposto, capovolto, allo stadio Rajko Mitic. Un atto che sa anche di ripicca visto il gemellaggio dei romanisti con i croati dei Bad Blue Boys della Dinamo Zagabria.

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