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    Rilasciato l’ex presidente catalano Puigdemont: era stato arrestato in Sardegna

    Credit: EPA/STEPHANIE LECOCQ
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 24 Set. 2021 alle 09:44 Aggiornato il 24 Set. 2021 alle 18:20

    Rilasciato l’ex presidente catalano Puigdemont: era stato arrestato in Sardegna

    L’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stato arrestato dalla polizia italiana ieri sera ad Alghero, aprendo un nuovo capitolo nell’odissea giudiziaria del leader separatista. Il politico catalano, ricercato dalla Spagna per aver organizzato un referendum sull’indipendenza della Catalogna del 2017, è stato arrestato al suo arrivo all’aeroporto di Alghero.

    Successivamente, accogliendo la richiesta della procura generale, la Corte d’Appello di Sassari ha ordinato il rilascio di Puigdemont, che però dovrà ripresentarsi in Sardegna il 4 ottobre, data della prima udienza fissata per decidere sulla richiesta di estradizione.

    Puigdemont, accusato dai tribunali spagnoli di reati contro l’ordine e la sicurezza pubblica nazionale, era già stato arrestato nel 2018 in Germania e si era consegnato alle autorità belghe nel 2019, dopo essere stato eletto al parlamento europeo nello stesso anno. In entrambi i casi, i paesi si sono rifiutati di consegnare alle autorità spagnole l’ex presidente del governo regionale catalano, a cui il parlamento europeo ha revocato l’immunità in un voto dello scorso marzo.

    A luglio il Tribunale dell’Unione europea aveva confermato temporaneamente la revoca dell’immunità per Puigdemont e i suoi ex ministri Toni Comín e Clara Ponsatí. Nell’ordinanza, il tribunale aveva però dichiarato che “non vi è motivo di ritenere che le autorità giudiziarie belghe o le autorità di un altro Stato membro possano eseguire i mandati d’arresto europei”, per via della sospensione del procedimento contro Puigdemont deciso dalle stesse autorità spagnole.

    Secondo l’avvocato difensore di Puigdemont, Gonzalo Boye, l’arresto sarebbe infatti avvenuto in base a un mandato che sarebbe in realtà stato ”sospeso”.

    Il governo spagnolo ha invece affermato che l’arresto è dovuto a un procedimento giudiziario tutt’ora in corso, chiedendo che Puigdemont “si sottoponga all’azione della giustizia come qualsiasi altro cittadino”. In una nota, Madrid ha anche espresso il proprio “rispetto per le decisioni delle autorità e dei tribunali italiani”.

    Il leader separatista si era recato ieri nella città sarda da Bruxelles, dove risiedeva, per partecipare al festival della cultura catalana AdiFolk e a un incontro con il movimento autonomista sardo, previsto per domenica. Ad Alghero, unica città italiana di cultura e lingua catalana, avrebbe anche dovuto incontrare il presidente della Sardegna, il leghista Christian Solinas, e il presidente del consiglio regionale, Michele Pais.

    L’attuale presidente della Catalogna, Pere Aragones, ha parlato di “persecuzione e repressione giudiziaria”. “L’amnistia è l’unica via. L’autodeterminazione, l’unica soluzione”, ha detto su Twitter.

    Anche il successore diretto di Puigdemont alla presidenza della Generalitat de Catalunya, Quim Torra, ha invitato gli attivisti per l’indipendenza a stare in allerta, e ha definito l’estradizione una potenziale catastrofe.

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