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    Cos’è la ricina, il veleno reso noto dalla serie Breaking Bad con cui quattro ragazzi di Torino volevano uccidere i rivali in amore

    Foto di repertorio
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 3 Apr. 2019 alle 14:50 Aggiornato il 3 Apr. 2019 alle 14:51

    Accecati dalla gelosia, avevano deciso di uccidere due coetanei, loro rivali in amore. I due malcapitati erano “colpevoli” di essersi fidanzati con le ragazze di cui erano innamorati. Per farlo, però, avevano progettato qualcosa di veramente particolare: avvelenarli con la ricina.

    La notizia di questa mattina dell’arresto a Torino di quattro ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni – con le accuse di produzione di armi chimiche e tentato omicidio aggravato – ha riportato all’attenzione questo potente veleno. Molto utilizzato negli anni Settanta tra i servizi segreti russi del KGB, in tempi più recenti si è sentito parlare della ricina a proposito dei terroristi islamici.

    I quattro ragazzi di Torino, che bazzicavano gli ambienti del Blocco studentesco ed erano quindi vicini agli estremisti di destra di CasaPound, durante una festa hanno versato la ricina nel bicchiere di vodka di uno dei rivali in amore. La sostanza, per fortuna, non ha avuto il tempo sufficiente per sciogliersi del tutto, depositandosi sul fondo del bicchiere. La giovane vittima, dunque, è riuscita a sopravvivere, anche se ha accusato forti dolori allo stomaco.

    La ricina, infatti, è un veleno molto letale. A fare una grande pubblicità a questa sostanza, in tempi recenti, è stato il professor Walter White, il protagonista della serie tv Breaking Bad.

    “La ricina è un veleno potentissimo, letale anche in piccole dosi, ed è molto difficile da rilevare durante l’autopsia. Alla fine degli anni ’70 fu utilizzata dal KGB per assassinare un giornalista bulgaro. Modificarono la punta di un ombrello e gli iniettarono una piccolissima dose nella gamba. Stiamo parlando di un volume poco più grande della capocchia di uno spillo”. È con queste parole che il professor White descrive la ricina, dando un’idea molto chiara del tipo di sostanza di cui si sta parlando.

    In natura, questo veleno si trova nei semi della pianta Ricinus communis, una potente citotossina naturale in grado di causare la morte cellulare bloccando l’attività di sintesi proteica dei ribosomi. Perché una dose sia letale per un uomo medio sono necessari soltanto 0,2 milligrammi di ricina. La ricina è altamente velenosa se inalata o iniettata, ma meno quando ingerita. In questo caso, infatti, può causare lesioni della mucosa, non letali.

    Ai tempi della ricerca delle presunte armi di distruzioni di massa detenute da Saddam Hussein, nei laboratori dell’allora dittatore iracheno vennero ritrovati molti appunti sulla fabbricazione e i modi di utilizzo della ricina. Ricette del genere erano detenute anche da alcune cellule di terroristi collegati ad Al Qaeda che operavano in Kurdistan nei primi anni Duemila.

    Nel 2013, poi, fecero molto scalpore una serie di lettere “alla ricina” recapitate all’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama e al senatore del Mississippi Roger Wicker.

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