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    Ragusa, tenta di strangolare la moglie: le figlie lo fermano e lo fanno arrestare

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Mag. 2020 alle 16:04

    Picchia le figlie e la moglie poi tenta di strangolare quest’ultima. È accaduto a Vittoria nel Ragusano. Sono state le due figlie a salvare la madre dalla furia dell’uomo, pluripregiudicato del luogo, 37 anni, e ai domiciliari per altro reato. Una lite sfociata in violenza fisica e verbale e culminata con il tentativo dell’uomo di strangolare la donna.

    Maltrattamenti e insulti che andavano avanti da anni per una tragedia evitata solo grazie all’intervento delle due ragazze che hanno salvato la madre dalla furia dell’uomo. La donna e le figlie si sono rivolte ai carabinieri di Vittoria che hanno tratto in arresto l’uomo, su disposizione del sostituto procuratore Monica Monego. Il detenuto è stato trasferito al carcere di Gela.

    Stando alle indagini dei militari dell’Arma, l’uomo avrebbe anche lanciato contro la moglie e le figlie oggetti di ogni genere, tra cui persino vasi e bottiglie di vetro. Alla fine sono state le stesse vittime, esasperate e terrorizzate, a sporgere denuncia a carico dell’uomo.

    La violenza sulle donne in Italia è in preoccupante aumento. Durante i mesi di lockdown le telefonate ai numeri antiviolenza sono aumentate del 73% rispetto allo stesso periodo del 2019. I dati sono stati raccolti dall’Istat in uno studio sulla ‘Violenza di genere ai tempi del Covid’ prendendo in esame le chiamate al numero antiviolenza 1522, in tutto 5.031. Nello stesso periodo, le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, e quelle per femminicidi del 33,5%. Tra queste, in netto calo (-83,3%) le denunce per omicidi femminili da parte del partner: “Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno – scrive l’Istat – sarà necessario un periodo di riferimento più lungo”.

    Secondo l’Istat, le vittime che in questi mesi hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%): questo, precisano dall’Istituto, non è necessariamente sinonimo di maggiore violenza, ma di efficace sensibilizzazione.

    Leggi anche: Coronavirus, “Per tante donne #stareacasa non è sicuro”: l’appello dei centri anti violenza

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