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    Ragusa, travolta da un’auto: muore 25enne. Il conducente sotto effetto di cocaina

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Lug. 2019 alle 09:19 Aggiornato il 16 Lug. 2019 alle 12:06

    Ragusa incidente auto morta mamma – Aveva finito il turno di lavoro in pizzeria a Cava D’Aliga, una frazione balneare di Scicli in provincia di Ragusa, ed era uscita per buttare la spazzatura. Era in strada, Martina Aprile, quando è stata travolta da un’automobile e ha perso la vita.

    Il conducente, un ragazzo 34enne risultato positivo all’assunzione di stupefacenti, è stato arrestato per omicidio stradale aggravato. Ora si trova nel carcere di Ragusa, a disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Ragusa.

    ragusa incidente auto morta mamma | La ricostruzione. La vittima venticinquenne stava gettando la spazzatura nella strada principale quando è stata travolta e trascinata per alcuni metri insieme al carrello metallico che stava spingendo. Inutile l’intervento del 118 che, arrivato sul posto, ha potuto solo constatate il decesso della giovane donna, che lascia il compagno e un figlio in tenera età.

    Ferito non gravemente anche il collega della vittima, uscito in strada per aiutarla: il cameriere, un 41enne di Scicli, è stato dimesso dall’ospedale.

    Paolo Borrometi, giornalista siciliano presidente di Articolo 21, ha commentato la scomparsa della giovane donna: “Carmelo Ferraro, è lui che la scorsa notte, sotto l’effetto (riferiscono gli investigatori) di cocaina e metadone, ha investito Martina Aprile. Anche lui, come gli investitori di Vittoria, aveva ‘precedenti”. Voglio pubblicamente ringraziare le Forze dell’Ordine di Ragusa per il loro straordinario impegno affinché la popolazione comprenda che lo Stato c’è”.

    “Oggi i Carabinieri hanno arrestato Ferraro nel giro di poche ore, così come la Polizia la sera dell’incidente drammatico a Vittoria rintracciò Saro Greco e gli altri componenti della macchina, fra cui il figlio del boss Ventura, nel giro di poco tempo.  Ieri il padre di Alessio ed il padre di Simone per telefono mi hanno chiesto di fare di tutto affinché non si spengano i riflettori su queste tragedie e questi delinquenti non rimangano impuniti.  Da giornalista e da cittadino lo farò”, ha proseguito.

    “Non facciamo calare il sipario su queste tragedie. Facciamo squadra”, ha concluso Borrometi.

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