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    Ragazza italiana arrestata in Iran. L’allarme del padre sui social

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 3 Ott. 2022 alle 07:55

    Una 30enne romana, Alessia Piperno, è stata arrestata in Iran ed è detenuta in un carcere di Teheran. A dare la notizia sono stati i genitori, che hanno riferito di aver ricevuto una telefonata della figlia in lacrime: “Vi prego aiutatemi, temo di non uscire più”. La Farnesina sta seguendo il caso con l’Ambasciata italiana a Teheran, ma al momento non sarebbe stato ancora possibile individuare il carcere in cui la donna è reclusa.

    La ragazza non dava sue notizie da 4 giorni. Suo padre, Alberto Piperno, ha pubblicato su Facebook una foto della figlia e un appello: “Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia – ha scritto – È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni Paese che ha visitato. Erano quattro giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo trentesimo compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina (ieri, ndr) arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto”.

    Così, racconta ancora il padre, “ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo…. E noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice: vi prego, aiutatemi… Non sono un postatore di foto e non uso quasi mai social ma oggi non ho potuto farne a meno…”.

    Alessia era arrivata in Iran a metà luglio: “Inizia a incantarmi” aveva scritto nel suo primo post da quella terra il 22 luglio. Nella telefonata di ieri al padre (titolare di una libreria in un quartiere a sud della Capitale, Colli Albani), riporta Il Messaggero, avrebbe detto di stare bene ma di essere preoccupata anche per l’arresto di alcuni suoi amici stranieri. Una settimana fa, mentre infuriavano le proteste (e la dura repressione) per la morte di Masha Amini e di Hadith Najafi, scriveva: “Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. Stanno manifestando per la loro libertà”. Sarebbero in corso accertamenti della Farnesina.

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