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    Qualità della vita, le città italiane dove si vive meglio: la classifica

    Bolzano Cathedral or Duomo di Bolzano aerial panoramic view, located in Bolzano city in South Tyrol, Italy
    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 20 Nov. 2023 alle 17:26

    Qualità della vita, le città italiane dove si vive meglio: la classifica

    Quali sono le città italiane con la qualità della vita più alta? Come ogni anno, ha provato a rispondere a questa domanda la classifica annuale sulla qualità della vita realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, arrivata alla 25esima edizione. Nove le dimensioni analizzate dallo studio: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. Con in più altre 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.

    La qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 province italiane su 107, “in linea con gli ultimi due anni”: erano infatti 64 nel 2022 e 63 nel 2021. Sono quindi 21 milioni 909mila i residenti che secondo la ricerca vivono “in territori caratterizzati da una qualità della vita scarsa o insufficiente”, il 37,2 per cento della popolazione italiana. Lo scorso anno erano 21 milioni 789mila: si registra quindi un lieve arretramento rispetto al 2022. Ma veniamo alla classifica.

    Classifica

    A trionfare è stata Bolzano che, dopo la medaglia d’argento dello scorso anno, raggiunge la vetta. Al secondo posto Milano che nel 2022 era arrivata quinta (il capoluogo lombardo è arrivato però ultimo nella categoria reati e sicurezza). Sul terzo gradino del podio Bologna che riconferma la medaglia di bronzo dello scorso anno. In coda si posizionano Messina, 105esima, e Caltanissetta, 106esima. Ultima piazza per Crotone, 107esima posizione come avvenuto anche nel 2022.

    La ricerca ha anche confermato “la frattura tra il Centro Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità”. Per quanto riguarda le province e città metropolitane centro settentrionali appartenenti al cluster “metropoli”, viene sottolineata una “forte ripresa” negli ultimi due anni. Tendenza “post-Covid” che è ben rappresentata “dal secondo posto del capoluogo lombardo, dai dati di Bologna e Firenze, ma anche dalla performance di Torino, 31esima in classifica, e Roma, 33esima, che scalano una ventina di posizioni rispetto al 2022”. Nelle aree del Mezzogiorno invece “crescono aree di disagio sociale e personale”.

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