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    A Roma e ad Avellino i primi nati del 2020

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Gen. 2020 alle 09:10 Aggiornato il 1 Gen. 2020 alle 09:13

    A Roma e ad Avellino i primi nati del 2020: ecco chi sono

    Il primo nato del 2020 in Italia è nato a Roma, pesa 3,590 grammi e l’ha dato alla luce Ilaria, 41 anni, romana. Il suo nome? Bianca.

    Bianca è nata esattamente 20 secondi dopo la mezzanotte di Capodanno nella Casa di cura Santa Famiglia di Roma. A festeggiarla con la mamma Ilaria anche il papà Vincenzo e tutti i medici di turno.

    C’è poi Francesco, nato nell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. È nato cinque minuti dopo la mezzanotte, per la gioia dei familiari. Parto spontaneo per la mamma.

    Ma c’è anche Paolo, pesa 3,600 grammi ed è venuto alla luce alle 2.25: è il primo neonato dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, in provincia di Salerno.

    Il bimbo e la mamma stanno bene e hanno reso felice il Capodanno nel Vallo di Diano.

    Secondo le stime dell’Unicef, nel primo giorno dell’anno nasceranno 1.210 bambini in Italia, in tutto il mondo 392.078.

    Sempre meno nati in Italia

    Il 2018 è stato l’anno che ha segnato un nuovo minimo storico delle nascite dall’Unità d’Italia, solo 439.747. Lo dicono i dati dell’ultimo annuario pubblicato dall’Istat, in cui si sottolinea anche che “il numero dei decessi diminuisce e raggiunge le 633.133 unità”: “Nel 2018 continua il calo delle nascite. I nati vivi, che nel 2017 erano 458.151, nel 2018 passano a 439.747, nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia”, si legge nel rapporto.

    In contemporanea, continua a crescere l’aspettativa di vita media alla nascita che si attesta “su 80,8 anni per i maschi e 85,2 per le femmine”. Dati che, messi insieme, contribuiscono a confermare e accentuare un trend che va ormai avanti da diversi anni: “L’Italia è uno dei Paesi più vecchi al mondo, con 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con meno di 15 anni al primo gennaio 2019”.

    Un Paese, il nostro, in cui le famiglie sono formate da sempre meno persone, a causa anche del fatto che molti giovani vanno a vivere da soli, ma senza un partner o senza fare figli: “Le famiglie, 25 milioni e 700 mila, sono sempre più numerose e sempre più piccole – continua l’Annuario – Il numero medio di componenti è passato da 2,7 (media 1997-1998) a 2,3 (media 2017-2018), soprattutto per l’aumento delle famiglie unipersonali che in venti anni sono cresciute di oltre 10 punti, dal 21,5% nel 1997-98 al 33,0% nel 2017-2018, ovvero un terzo del totale delle famiglie”, spiega l’Istituto.

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