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    Pensionata raggirata, firma un modulo e si ritrova ad aver acquistato una Bibbia da 22.500 euro

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 27 Feb. 2023 alle 13:51

    Doveva essere un contratto pro-forma. Siglato, in teoria, non per acquistare qualcosa ma, al contrario, per vendere dei libri e degli oggetti comprati in anni passati ad una nota casa editrice. Alla fine, invece, un’anziana invalida di 72 anni, residente e Treviso, ha scoperto suo malgrado di aver firmato i moduli per l’acquisto di una preziosissima bibbia: la Bibbia D’Angiò.

    Una copia a dire il vero, visto che l’originale, è manoscritto di inestimabile valore, custodito in Belgio. Un fac- simile venduto però ad un costo non proprio irrisorio: 22 mila e 500 euro. L’anziana si era rivolta alla casa editrice per vendere quello che aveva acquistato in passato, si è vista invece arrivare in casa un venditore, che con tanto di cartellino, ha invitato la pensionata a firmare alcuni moduli che di fatto erano un contratto per l’acquisto del prezioso testo.

    La vicenda rientra nella categoria delle cosiddette “truffe porta a porta” dato che il venditore con una serie di sotterfugi verbali ha nascosto alla vittima la reale natura del contratto che andava a firmare. Marito e moglie hanno deciso allora di rivolgersi all’Adico per far annullare il contratto. I coniugi hanno contattato più volte il venditore per annullare il contratto. Inutilmente. L’uomo al telefono, non ha mai risposto. Inutili anche le rassicurazioni della casa editrice, riguardo un imminente contatto con il venditore. Cosa mai avvenuta.

    “In questo momento la nostra assistita si ritrova con un contratto più che oneroso per una bibbia che non ha richiesto – afferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Come facciamo sempre nelle vendite porta a porta quando rileviamo che il potenziale cliente è stato indotto a firmare un contratto presentato come modulo non impegnativo a livello economico, richiederemo l’annullamento anche se siamo oltre i tempi per il recesso al di fuori dei locali commerciali. In questa disavventura, resta l’amaro in bocca anche per le condizioni di salute deficitarie della nostra socia, circostanza che non ha scalfito il determinatissimo commerciale. Dobbiamo capire quale sia il reale livello di coinvolgimento della casa editrice che, essendo un’azienda storica e prestigiosa, contiamo proceda subito con l’annullamento di quel faraonico contratto” conclude.

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