Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Migranti, barconi, Riace: in anteprima su TPI il nuovo video del Parto delle Nuvole Pesanti

    Di TPI
    Pubblicato il 21 Giu. 2019 alle 10:53 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:34

    Il Parto delle nuvole pesanti | Niente Ninna per l’uomo ne’: il video in anteprima

    ANTEPRIMA • The Post Internazionale (TPI.it) – “Niente ninna per il barcone, che non ha una destinazione. Niente ninna ai cadaveri in mare, anche i pesci dovranno mangiare”. “Niente ninna per chi vive a Riace, niente nobel per la pace. Niente ninna a chi dà una mano, niente ninna per Mimmo Lucano”.

    Una filastrocca sull’attualità, che affronta con ironia e leggerezza il tema del razzismo. Si intitola Niente Ninna per l’uomo ne’ ed è il nuovo singolo del Parto delle Nuvole Pesanti, che anticipa il 13esimo album del gruppo, intitolato Sottomondi e in uscita il prossimo autunno.

    Un testo che scava nell’attualità con versi semplici ma profondi, dal sapore agrodolce. TPI presenta in anteprima il videoclip che accompagna la canzone, diretto da Giuseppe Bilotti.

    Per l’occasione il Parto delle Nuvole Pesanti è accompagnato da un coro di bambini, scelta che non solo valorizza artisticamente il brano ma che vuole anche lanciare un segnale etico più forte di quanto non riescano a fare gli adulti, per quanto musicisti. E il ruolo dei bambini è centrale anche nel video: nel clip si alternano giostrine rotanti appese a culle con proiezioni di stelle e lune sul soffitto.

    “Ho voluto volgere lo sguardo al mondo dei bambini, che contiene quell’innocenza della quale la storia aveva bisogno e che conferisce universalità al suo linguaggio e può aiutare a superare quei confini che oggi sono al centro della questione razzista”, sottolinea il regista Bilotti.

    Parlando del video, il regista spiega: “L’idea iniziale è nata dall’associazione tra sonno e sogni al canto di una ninna nanna. Poi ho considerato l’implicazione sociale e politica del testo, il tema del razzismo, il paese simbolo dell’accoglienza, cioè Riace, e il suo rappresentante Mimmo Lucano”.

    Testo di Salvatore De Siena
    Musica di Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni ed Enzo Ziparo

     Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 12 album, nei quali si fondono stili e linguaggi differenti, dall’etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d’autore, fino alla world music, avvalendosi della collaborazione di artisti come Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro e di scrittori come Carlo Lucarelli e Carmine Abate (premio Campiello).

    Nel corso di quasi trent’anni di attività la band, nata a Bologna e composta da artisti calabresi, ha pubblicato diversi brandi di successo.

    Onda Calabra, colonna sonora di del film “Qualunquemente” diretto da Antonio Albanese, ha concorso al Festival del Cinema di Berlino e ha ricevuto una nomination come migliore canzone al David di Donatello, oltre alle congratulazioni al Quirinale da parte del Presidente della Repubblica.

    L’imperatore è stato considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana (Antologia della Canzone Italiana 1861-2011, Mondadori), mentre la canzone Giorgio ha avuto la nomination al Premio Amnesty International.

    La band si è cimentata anche nel teatro con Roccu u Stortu, dedicato agli orrori della Prima guerra mondiale, e Slum, che racconta le periferie delle grandi città africane in viaggio verso la speranza occidentale.

    E poi collaborazioni con il mondo del cinema, tra cui il film documentario Aléteia, scritto in collaborazione con gli studenti del liceo scientifico di Strongoli, in provincia di Crotone.

    Di recente il Parto delle Nuvole Pesanti ha realizzato il progetto musi-culturale Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia, con la collaborazione di Libera e pubblicato con un cofanetto contenente un libro e un dvd.

    “Bella Ciao”: l’omaggio di Madonna ai partigiani antifascisti

    Ennio Morricone dice addio al cinema: “I tempi sono cambiati, ormai dilettanti e sintetizzatori”

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version