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    Violentato a 10 anni da un parente, i genitori lo scoprono leggendo il suo diario

    Credit: Getty Images

    A Terni un ragazzino di 12 anni ha trovato il coraggio di denunciare un parente dopo 2 anni di violenze

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 21 Mar. 2019 alle 07:43

    A 12 anni è stato molestato da un parente che frequentava assiduamente e che ha comprato il suo silenzio con regali costosi. La storia drammatica di Francesco arriva da Terni, dove il ragazzino vive insieme alla sua famiglia.

    I genitori di Francesco si sono accorti che il 12enne da un giorno all’altro era diventato particolarmente irascibile, tendeva a isolarsi e rifiutava di andare a scuola. Non riuscivano a darsi una spiegazione e così avevano deciso di portarlo da un neuropsichiatra. Fino a febbraio, Francesco è rimasto trincerato nel suo silenzio, poi, dopo le continue e insistenti domande dei genitori, ha trovato il coraggio di parlare.

    Ha voluto parlare solo con il papà, al quale ha rivelato una verità che i genitori di Francesco non avrebbero mai voluto ascoltare: da quando aveva dieci anni, il ragazzino sarebbe stato vittima delle attenzioni morbose di un parente.

    Sconvolti, i genitori hanno deciso di rivolgersi al Telefono Azzurro, che ha consigliato loro di procedere immediatamente alla denuncia del parente. Così, i due si sono recati dalla Guardia di Finanza e hanno denunciato l’uomo, consegnando ai loro interlocutori una pagina di diario in cui Francesco appuntava meticolosamente tutto quello che accadeva in quei momenti terribili.

    Tra le pagine del diario di Francesco si legge che l’uomo ha cercato di comprare il suo silenzio regalandogli oggetti costosi: un pc e una bicicletta elettrica, tra le altre cose, che Francesco si rifiuterà di utilizzare. I genitori del ragazzino non avevano mai compreso perché il 12enne volesse liberarsi di quel pc, ha spiegato il padre.

    Ma emergono altri dettagli inquietanti: quando il piccolo era seguito dal Sim (servizio di igiene mentale), il parente avrebbe insistito perché venisse preso in cura da un suo presunto amico neuropsichiatra infantile a Roma. I genitori di Francesco, però, avevano preferito di no.

    La vita di Francesco, però, nonostante la denuncia dell’uomo, continua a essere molto difficile. Il ragazzino soffre di attacchi d’ira che i genitori non riescono a gestire, tanto da spingerli a lanciare un appello: “Chiediamo aiuto ai medici, ai servizi sociali, alla scuola. Francesco va curato, ha bisogno di superare un trauma che rischia di segnarlo per sempre”.

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