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    Papa Francesco: “La violenza sulle donne è una piaga aperta, dappertutto”

    Papa Francesco durante l'udienza generale nell'aula Paolo VI, il 22 settembre 2021. Credit: Ansa/Ettore Ferrari
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 22 Set. 2021 alle 12:21

    Papa Francesco: “La violenza sulle donne è una piaga aperta, dappertutto”

    “La violenza sulle donne è una piaga aperta, dappertutto”. Lo ha detto oggi papa Francesco nel ripercorrendo il viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia durante l’udienza generale tenuta nell’aula Paolo VI, in cui Bergoglio ha anche auspicato che l’Unione europea non sia una “agenzia per distribuire le colonizzazioni ideologiche della moda”.

    Il pontefice ha dedicato l’intera udienza al recente viaggio di cinque giorni terminato mercoledì scorso, che ha riassunto con le tre parole preghiera, radici e speranza. Francesco ha parlato di una “grande partecipazione” durante la sua prima tappa a Budapest per la messa conclusiva del Congresso eucaristico internazionale.

    Francesco ha anche citato la sua visita presso il Santuario della vergine dei sette dolori in Slovacchia dove “un grande popolo di figli è accorso per la festa della Madre, che è anche la festa religiosa nazionale”.

    “Durante questo viaggio nel cuore dell’Europa ho pensato spesso ai padri dell’Unione europea come l’hanno sognata, non come agenzia per distribuire le colonizzazioni ideologiche della moda, no. Come l’hanno sognata loro”, ha detto, affermando che nel continente europeo “la presenza di Dio viene annacquata”. “Lo vediamo tutti i giorni – dal consumismo e dai ‘vapori’ di un pensiero unico – una cosa strana ma reale – frutto del miscuglio di vecchie e nuove ideologie”.

    Il papa ha ricordato in particolare la beata slovacca Anna Kolesárová, osservando “come forte e profetica è la testimonianza della Beata Anna Kolesárová, ragazza slovacca che a costo della vita difese la propria dignità contro la violenza: una testimonianza più che mai attuale, purtroppo, perché la violenza sulle donne è una piaga aperta dappertutto”. Nel 2018 Francesco aveva riconosciuto ufficialmente la morte della ragazza, uccisa da un soldato sovietico durante la seconda guerra mondiale per aver resistito a un tentativo di violenza sessuale, come martirio per la difesa della castità e della fede.

    In un colloquio con i gesuiti nel corso del suo viaggio in Slovacchia, il papa era tornato a parlare delle sue condizioni di salute, a due mesi e mezzo dall’operazione al colon, riservando alcune parole per i suoi critici e chi all’interno del Vaticano già si stava preparando alla sua successione. “[Sono] ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto”, ha detto durante la conversazione, riportata da Civiltà Cattolica, la rivista ufficiale della Compagnia di Gesù. “So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto”, ha aggiunto. “Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene”.

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