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    Paolo Calissano, prelievi sospetti dal suo conto prima della morte: “Spariti 700 mila euro”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 10 Gen. 2023 alle 14:46

    Paolo Calissano, prelievi sospetti dal suo conto prima della morte: “Spariti 700 mila euro”

    Circonvenzione d’incapace. È questa l’ipotesi di reato su cui sta la guardia di finanza nell’inchiesta aperta sulla gestione del patrimonio dell’attore Paolo Calissano, trovato morto nel suo appartamento poco più di un anno fa, all’età di 54 anni.

    Un’indagine partita da una denuncia dei famigliari dell’interprete di “Vivere” e “La dottoressa Giò”, in cui viene accusato l’uomo che per 13 anni ha svolto il compito di amministratore di sostegno dell’attore. All’attenzione degli inquirenti, i prelievi sospetti di denaro dal conto corrente di Calissano che, secondo quanto riporta Il Secolo XIX, si sarebbe sempre più assottigliato nei suoi ultimi anni di vita. In particolare, si indaga su una decina di bonifici partiti nel 2019 da un conto intestato a Calissano, destinati al suo amministratore per spese e finanziamenti della società “Autopark V maggio srl”. Il totale, secondo Il Corriere della Sera, è di circa 700mila euro.

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