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    Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 24 Apr. 2024 alle 10:40 Aggiornato il 24 Apr. 2024 alle 10:42

    La campagna di comunicazione per il pandoro “Pink Christmas”, griffato dall’influencer Chiara Ferragni, ha ingannato i consumatori. Questa la conclusione alla quale è giunta la giudice della prima sezione del Tribunale civile di Torino, Gabriella Ratti, che ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei servizi radiotelevisivi.

    La sentenza, secondo quanto riporta l’Ansa, riconosce nell’azione dell’industria dolciaria piemontese, che ha sede a Fossano (Cuneo), una “pratica commerciale scorretta” in violazione del Codice del consumo, in merito alla campagna di beneficenza legata al dolce, con proventi destinati all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

    La sentenza – secondo le associazioni di consumatori – “apre la porta ai risarcimenti” per gli acquirenti dello speciale pandoro Balocco, “ingannati dai messaggi lanciati dall’azienda” e “aggrava la posizione dell’influencer nell’inchiesta per truffa aggravata aperta dalla procura di Milano”.

    Partito dal pandoro ‘Pink Christams’ della Balocco il lavoro dei magistrati milanesi a febbraio si era allargato ad altre iniziative commerciali griffati dall’influencer. All’industria cuneese e a Ferragni l’Antitrust ha inflitto una multa di 1 milione e 400mila euro che è stata impugnata davanti al Tar.

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