Pamela Genini, la 29enne uccisa a coltellate dal suo compagno nella sua abitazione di Milano, ha chiamato il suo ex fidanzato chiedendogli aiuto. Il suo assassino, Gianluca Soncin, 52 anni, stava facendo irruzione nel suo appartamento usando una copia delle chiavi che aveva fatto di nascosto qualche settimana fa. “Ho paura, ha fatto il doppione delle mie chiavi. È entrato. Chiama la polizia” sono le ultime parole pronunciate dalla ragazza al suo ex come rivela Il Corriere della Sera. Poi la chiamata si è interrotta bruscamente. E proprio l’ex fidanzato ha allertato le forze dell’ordine che purtroppo sono arrivate quando la giovane era già in fin di vita.
Soncin, che dopo il femminicidio ha provato a suicidarsi, è stato interrogato in ospedale. L’uomo, che è apparso freddo e distaccato, ha detto di non ricorda quanto accaduto e non ha risposto alle domande della pm Alessia Menegazzo. Secondo gli inquirenti il delitto sarebbe stato premeditato: Soncin, infatti, sarebbe arrivato nell’abitazione di Pamela Genini con l’intenzione di ucciderla. L’uomo, infatti, si era portato un grosso coltello da caccia, l’arma con la quale ha ucciso la 29enne, e aveva con sé una copia delle chiavi fatta di nascosto qualche settimana fa.
Pamela Genini e Gianluca Soncin stavano insieme da circa un anno e lui si sarebbe dimostrato sin da subito violento, anche se non risultano denunce. Dopo la fine della loro relazione, l’uomo si sarebbe mostrato sempre più pressante e violento. “Se mi lasci ti ammazzo” gli avrebbe detto in più di un’occasione. L’ex fidanzato, intanto, non si dà pace. “Non sono riuscito a salvarla e questo è il peso più grande che mi resta da portare, sarà l’ultimo miglio della mia vita. In questo momento sto cercando di essere il più lucido possibile, e devo trovare il coraggio di andare avanti. Perché questo è quello che fa un uomo coraggioso, quelli coraggiosi non accoltellano le donne” ha raccontato al Corriere della Sera.