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    Padova, polemica per il bonus di 100 euro agli studenti “meritevoli”: “Va contro il benessere psicologico dei ragazzi”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 11 Apr. 2023 alle 08:13

    Nell’istituto superiore “Scalcerle” di Padova gli studenti con la media superiore al 9 sono stati premiati con un bonus da 100 euro in una cerimonia che è stata definita “la serata delle eccellenze”, durante la quale è stato consegnato loro un attestato di merito oltre al premio in denaro. In totale sono 56 i ragazzi e le ragazze tra la prima e la quinta superiore che hanno avuto il riconoscimento. “Un modo per far conoscere i nostri ragazzi più bravi, dargli visibilità e incentivarli ad investire sul proprio futuro”, rivendica Giuseppe Sozzo, preside dell’istituto e ideatore dell’evento. “Questa serata è un momento di emozione da vivere tutti assieme – aggiunge – importante per i ragazzi premiati quanto per tutti gli altri. Se poi l’aspirazione alla vittoria e, soprattutto, al migliorare se stessi, spinge qualche studente a impegnarsi di più, ben venga”.

    L’iniziativa è stata però fortemente criticata dalla Rete degli Studenti Medi, una delle associazioni studentesche più diffuse in Italia: “È un fatto grave che si inserisce in maniera del tutto scomposta nel quarto a tinte fosche che dipingono da mesi esperti e organi di stampa. Un quadro fatto di angosce da prestazione nei luoghi di istruzione, assenza completa di strumenti di supporto e prevenzione sul benessere psicologico e sempre più spesso studenti che si tolgono la vita letteralmente schiacciati da un sistema che pretende la competizione a tutti i costi e in questo caso al costo di 100 euro con col tuo compagno di banco, nelle scuole come nelle università”.

    Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale, afferma: “Questa è la scuola del Merito di Valditara. Quella del chi prima arriva, meglio alloggia. Gli studenti non sono d’accordo: l’obiettivo della scuola pubblica dovrebbe essere quello di pensare a chi rimane indietro ,di rimuovere gli ostacoli per chi è privo di mezzi, parafrasando la Costituzione, non premiare ed osannare chi eccelle”. La Rete denuncia quanto “operazioni di questo tipo siano deleterie per il benessere psicologico degli studenti. Performativismo e competitività sono gli ingredienti che fanno percepire la scuola come una gara agonistica più che come un diritto universale. L’effetto è quello di generare ansia e stress, quando sarebbero necessarie azioni in senso contrario”.

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