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    Ospedali Covid sotto inchiesta a Napoli: tra gli indagati anche fedelissimi di De Luca

    Ricoveri in Campania Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 4 Ago. 2020 alle 13:42

    Ospedali Covid sotto inchiesta a Napoli: 4 indagati

    L’inchiesta della procura di Napoli sui Covid Center della Campania si amplia: il consigliere regionale della Campania Luca Cascone, fedelissimo del presidente Vincenzo De Luca, e presidente della Soresa, la centrale per gli acquisti in sanità della Regione, Corrado Cuccurullo sono indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura sulla realizzazione delle strutture di Ponticelli (Napoli), Salerno e Caserta. Perquisizioni e sequestri di computer e cellulari sono stati disposti dagli inquirenti anche per il manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva e per l’ingegnere Roberta Santaniello, componente dell’Unità di crisi regionale e del gabinetto della giunta per la Protezione Civile.

    Il fascicolo ipotizza la turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture e nel mirino degli inquirenti c’è l’appalto da 18 milioni per la realizzazione dei centri modulari. Nell’inchiesta, risulta indagato, come era emerso già ieri, anche il manager dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. Il cellulare del manager è stato sequestrato dagli investigatori. Sotto sequestro anche alcuni pc dell’unità di crisi istituita per gestire l’emergenza coronavirus.

    Sui Covid center aveva presentato cinque esposti l’ex consigliere regionale di centrodestra Marcello Taglialatela. E – come riporta la Repubblica – in uno era segnalata l’attività di Cascone quando, in assenza di un incarico all’interno dell’Unità di crisi regionale, aiutò per mettere in contatto gli uffici con possibili fornitori di prodotti e dispositivi ritenuti utili a fronteggiare la pandemia. I militari dell’Arma hanno bussato anche alla sede della Soresa per prelevare carte e supporti informatici.

    Nei confronti del presidente Cuccurullo non è stata disposta alcuna perquisizione, ma il suo computer d’ufficio è finito sotto sequestro. Ieri mattina, i carabinieri hanno notificato al presidente di Soresa un avviso di garanzia nel quale si fa riferimento all’ipotesi di concorso in turbativa d’asta. Sia Cascone che Cuccurullu hanno dato piena disponibilità, attraverso i loro legali, a essere sentiti dai pm e rispondere a tutte le domande per chiarire ogni circostanza.

    I Covid Hospital campani, con moduli prefabbricati, hanno consentito di aver la disponibilità di 72 posti di terapia intensiva. Il bando era stato assegnato a Soresa con una procedura d’urgenza consentita dalla legge proprio a causa dell’emergenza. I lavori erano stati conferiti a una società di Padova, la Med, “Manufactorimg engineering & development srl” che avevano fatto arrivare in Campania i moduli.

    Leggi anche: La stoccata di De Luca: “Milano non si ferma, Bergamo non si ferma. E poi si sono fermati a contare i morti”

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