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    Gli esperti lanciano l’allarme: “In arrivo una pandemia più pesante del Covid”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Mar. 2024 alle 12:21

    L’allarme degli esperti: “In arrivo una pandemia più pesante del Covid”

    Non è questione di se ma di quando: ne sono convinti gli esperti che hanno lanciato l’allarme sull’arrivo di una nuova pandemia ben più pesante del Covid.

    Da Fabrizio Pregliasco a Ilaria Capua fino a Federico Perno: tutti e tre sono convinti, come rivelano a La Repubblica, che il pericolo sia dietro l’angolo.

    Anche il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato che “è una questione di quando e non di se”.

    E ancora: “Se lo diciamo non è per creare il panico, ma per prepararsi. Il tempo di prepararsi alla nuova pandemia è adesso, non quando arriva. Potrebbe essere causata da un virus influenzale o da un nuovo coronavirus, oppure da un nuovo agente patogeno che ancora non conosciamo”.

    Secondo la virologa Ilaria Capua è solo questione di tempo: “Dovremo fare i conti con un’altra infezione virale sulla scia di quanto accaduto col Covid. Non sappiamo quando, né se si diffonderà per via respiratoria, sessuale o oro-fecale, ma ci sarà. Del resto lo scorso secolo ci sono state tre pandemie influenzali e poi c’è stato l’Hiv. Facendo i conti, le pandemie influenzali arrivano ogni 11-40 anni”.

    Anche Fabrizio Pregliasco è sulla stessa lunghezza d’onda della collega: “Di sicuro le pandemie hanno costellato la vita e la storia dell’uomo: nel Medioevo hanno determinato le pestilenze, ma già le troviamo nel 430 a.C., nelle citazioni Tucidide. Quello che possiamo affermare è che mediamente arrivano ogni 17 anni. Ovviamente parlo anche dell’influenza”.

    “Cos’è cambiato rispetto al passato? La situazione si è fatta più pesante perché incidono quattro fattori. Abbiamo una densità di popolazione più alta; i viaggi sono più frequenti; influisce il cambiamento climatico, con situazioni ambientali che favoriscono la circolazione virale. Infine c’è l’atteggiamento umano, ossia l’abbassamento della percezione del rischio, che ci fa dire: ora non c’è più pericolo e quindi non è necessario proteggersi. Di conseguenza dobbiamo fare i conti con situazioni non controllabili, pandemie che potrebbero scatenarsi in qualsiasi momento: anche domani”.

    Federico Perno, direttore del Servizio di Virologia molecolare al Policlinico Universitario di Tor Vergata, ritiene che l’arrivo di una nuova pandemia sia probabile ma non è detto che sia più grave del Covid.

    “Propendere per una pandemia mi trova d’accordo, ma sul dire che sarà gravissima ci penserei due volte. Non abbiamo evidenze che i virus di per sè siano aggressivi, perché il loro obiettivo è aumentare il numero di ospiti per far crescere la propria capacità riproduttiva. Non vogliono uccidere l’uomo, è oro interesse mantenerlo in vita per sopravvivere”.

    L’esperto, quindi, conclude: “Suggerirei cautela nel parlare di pericolosità e aggressivita di una nuova pandemia. Ritengo molto probabile che sarà innescata da un virus respiratorio ma, riguardo ai tempi, dovremmo guardare ad una pandemia pericolosa e non al solo fatto che si ripeta ciclicamente. Dunque manteniamo alta la sorveglianza senza fasciarci la testa”.

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