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    No Green Pass, Castellino di Forza Nuova alla polizia durante gli scontri: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 13 Ott. 2021 alle 18:18

    “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”. Una vera e propria minaccia quella di Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, nei confronti di alcuni operatori di polizia durante quelle calde ore di guerriglia urbana dello scorso sabato a Roma, culminate proprio con l’assalto alla Cgil. Un inquietante dettaglio che emerge dalla richiesta di convalida dell’arresto di 9 pagine avanzata dalla procura di Roma.

    “Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e lo stesso Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento”, scrivono i pm. Dalla richiesta di convalida emergono anche altri dettagli, come l’uso di bastoni e spranghe di ferro. Domani, giovedi 13 ottobre, l’udienza di convalida per Castellino, Fiore e gli altri arrestati. I reati contestati per tutti sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata, radunata sediziosa e manifestazione non autorizzata.

    I magistrati poi aggiungono che “giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: ‘lasciatece passà, dovemo entrà’. Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale. Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia”.

    I pm di Roma, inoltre, nella richiesta di convalida dell’arresto di 9 pagine a carico delle sei persone coinvolte negli scontri di sabato – compresi Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, e Giuliano Castellino capo romano del movimento neofascista – parlano chiaramente di “guerriglia urbana”. “Risulta accertata da parte delle forze dell’ordine l’attiva presenza degli arrestati che hanno partecipato a tutte le varie fasi dei gravi fatti verificatisi nel pomeriggio e nella sera del 9 ottobre e che hanno costituito sostanzialmente una sorta di ‘guerriglia urbana’”.

    “L’obiettivo dei manifestanti – scrivono i pm di Roma – e segnatamente di coloro che hanno assunto un ruolo determinante nelle iniziative violente non era certamente limitato ad una mera azione di danneggiamento bensì ad una ben più consistente azione volta alla distruzione della sede di una istituzione costituzionalmente rilevante e più in generale alla turbativa dell’ordine pubblico”. Per i magistrati la “sfrontatezza dei manifestanti appare evidente, se si considera che pochi di loro avevano il volto travisato, ne si preoccupavano di evitare di essere ripresi dalle telecamere, effettuando anzi dei propri video, trasmessi in diretta sui social. Si è trattato di atti posti in essere da un vastissimo numero di persone e protrattesi per un notevole asso temporale. Le conseguenze di tali azioni risultano chiaramente vaste e profonde sì da determinare non un mero danneggiamento ma una vera e propria distruzione che ha coinvolto molteplici oggetti, tra cui mobilio, suppellettili e materiale informatico in maniera irreversibile”.

    Sulla richiesta di convalida nei confronti di Castellino, i pm scrivono: “Desta allarme sociale il fatto che tutti i provvedimenti adottati nel corso degli anni nei confronti di Castellino al fine di contenerne la spinta delinquenziale non hanno fin qui sortito risultato alcuno e non sono riusciti ad impedire che lo stesso proseguisse imperterrito nella commissione di reato”.

    “Nel corso degli anni e a far data dal 1996 e quindi quando aveva meno di 20 anni ha iniziato un percorso delinquenziale che non ha mai subito battute di arresto e che dimostra chiaramente il suo totale disprezzo per le regole del vivere civile”, scrivono ancora i magistrati di piazzale Clodio nella richiesta di convalida. “Proprio in tale ottica e al fine di contenere e sottoporre a vigilanza la spinta criminale del Castellino, lo stesso è stato più volte sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, misura, costantemente e reiteratamente violata, anche recentissimamente”. Domani il leader romano di Forza Nuova, insieme agli altri 5 arrestati, saranno sottoposti all’interrogatorio di convalida. “Seppure non gravati da misure di prevenzione come nel caso di Castellino, anche Fiore, Aronica e Passara hanno mostrato nel recente periodo un particolare attivismo nel partecipare, anche con ruoli di primo piano, alle iniziative di protesta contro i provvedimento adottati dal Governo e dal Parlamento a tutela della salute e della incolumità delle persone. Iniziative poi sfociate in atti di violenza e nella conseguente commissione di gravi reati”.

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